Con l'elezione di Ignazio Marino a sindaco di Roma, la sua lista civica conquista cinque seggi nel prossimo Consiglio comunale. Riccardo Magi, arrivato al terzo posto della lista, è eletto con 1.700 preferenze. Con lui tornano i radicali nell'aula Giulio Cesare dove mancavano da 12 anni. L'ultima eletta era stata Rita Bernardini sedici anni fa.
Per il rispetto dello Statuto del Comune, Riccardo Magi ha posto in essere in questi anni diverse disobbedienze civili dentro l'aula consigliare dalla zona del pubblico, tanto che nel marzo scorso è stato cacciato, e ufficialmente “interdetto” dalla zona riservata al pubblico durante le sedute. Ora potrà tornare in aula Giulio Cesare da consigliere.
«Ringrazio tutti i romani che hanno votato convinti che anche un solo radicale possa fare la differenza. Continueremo a fare ciò che abbiamo fatto in questi anni, cioè essere “estremisti” del diritto, della legalità e della trasparenza.
Pur non essendo presenti in consiglio comunale – utilizzando lo strumento delle delibere di iniziativa popolare – con i miei compagni dell’associazione Radicali Roma abbiamo conquistato per i romani l’Anagrafe pubblica degli Eletti e dei Nominati, l’unico strumento di trasparenza delle istituzioni comunali realizzato negli ultimi anni, che permette ai cittadini di conoscere online l’attività, il reddito, il patrimonio, le spese dei consiglieri e degli assessori. Abbiamo attivato la partecipazione di 20 mila romani inserendo nel dibattito cittadino il tema dei diritti e del rispetto delle scelte di vita (riconoscimento delle unioni civili e registro comunale dei testamenti biologici). Abbiamo realizzato un vero e proprio sindacato ispettivo attraverso le interrogazioni popolari sull'oscura gestione del debito pubblico cittadino da parte dell’amministrazione, sulle ordinanze sindacali in materia sicurezza, sulle esenzioni delle imposte comunali, sull'uso del patrimonio immobiliare comunale».
L'iniziativa radicale a Roma si rafforza con il ritorno in consiglio comunale, ma anche con l'elezione nel settimo Municipio di Davide Tutino, continuerà comunque a servirsi degli strumenti di democrazia diretta per imporre alla politica capitolina i temi che solitamente rimangono fuori dall'agenda della discussione pubblica.
La settimana scorsa infatti sono stati depositati cinque quesiti referendari sottoscritti da 1.000 promotori tra i quali Riccardo Magi e il candidato sindaco Ignazio Marino sui temi della mobilità sostenibile, dello stop al consumo di suolo, dei diritti civili e del libero accesso al mare di Ostia. I quesiti al centro dell'accordo elettorale tra i candidati radicali nella lista civica e Ignazio Marino rappresentano una sfida per l'amministrazione e per i cittadini, uno strumento di garanzia rispetto alle promesse elettorali.
(da Notizie Radicali, 11 giugno 2013)