Lunedì , 23 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Arte e dintorni
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Alla Biennale di Venezia: Il Palazzo Enciclopedico 
dalla nostra Inviata speciale
Marco Paolini
Marco Paolini 
01 Giugno 2013
 

Apre oggi la 55ª Esposizione
Internazionale d’Arte

 

 

Sarà aperta al pubblico da sabato 1° giugno a domenica 24 novembre 2013 ai Giardini e all’Arsenale la 55ª Esposizione Internazionale d’arte dal titolo Il Palazzo Enciclopedico, curata da Massimo Gioni e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

La Mostra è affiancata da 88 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 10 i Paesi presenti per la prima volta: Angola, Bahamas, Regno del Bahrain, Repubblica della Costa d’Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Maldive, Paraguay e Tuvalu.

Novità assoluta è anche la partecipazione della Santa Sede con una mostra allestita nelle Sale d’Armi. In Principio è il titolo scelto dal Card. Gianfranco Ravasi (Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura) per il Padiglione curato da Antonio Paolucci (Direttore dei Musei Vaticani).

Il Palazzo Enciclopedico forma un umico percorso espositivo che si articola dal Padiglione Centrale (Giardini) all’Arsenale, con opere che spaziano dal secolo scorso a oggi, e con molte muove produzioni, includendo più di 150 artisti provenienti da 38 nazioni.

Il 16 novembre 1955 l’artista auto-didatta italo-americano Marino Auriti depositava presso l’ufficio brevetti statunitense i progetti per il suo Palazzo Enciclopedico, un museo immaginario che avrebbe dovuto ospitare tutto il sapere dell’umanità, collezionando le più grandi scoperte del genere umano, dalla ruota al satellite. Rinchiuso in un garage perso nelle campagne dello stato della Pennsylvania, Auriti lavorò per anni alla sua creazione, costruendo il modello di un edificio di centotrentasei piani, che avrebbe dovuto raggiungere i settecento metri di altezza e occupare più di sedici isolati della città di Washington.

L’impresa di Auriti rimase naturalmente incompiuta, ma il sogno di una conoscenza universale e totalizzante attraversa la storia dell’arte e dell’umanità e accomuna personaggi eccentrici come Auriti a molti artisti, scrittori, scienziati e profeti che hanno cercato – spesso invano – di costruire un’immagine del mondo capace di sintetizzare l’infinita varietà e ricchezza.

La 55ª Esposizione Internazionale d’arte indaga queste fughe dell’immaginazione in una mostra che – come il Palazzo Enciclopedico di Auriti – combina opere d’arte contemporanea, reperti storici, oggetti trovati e artefatti. Concepita come un museo temporaneo, l’esposizione sviluppa un’indagine sui modi in cui le immagini sono utilizzate per organizzare la conoscenza e per dare forma alla nostra esperienza del mondo. Sfumando le distinzioni tra artisti professionisti e dilettanti, tra outsider e insaider, l’esposizione adotta un approccio antropologico allo studio delle immagini, concentrandosi in particolare sulle funzioni dell’immaginazione e sul dominio dell’immaginario.

La mostra si apre al Padiglione Centrale ai Giardini con una presentazione del Libro Rosso di Carl Gustav Jung, un manoscritto illustrato al quale il celebre psicologo lavorò per più di sedici anni. Raccolta di visioni auto-indotte, il Libro Rosso di Jung – presentato per la prima volta in Italia e mai prima d’ora esposto accanto ad altre opere d’arte contemporanee – introduce una riflessione sulle immagini interiori e sui sogni che attraversa l’intera mostra.

L’esposizione raccoglie numerosi esempi di opere ed espressioni figurative che illustrano diverse modalità di visualizzare la conoscenza attraverso rappresentazioni di concetti astratti di Hilma af Klint, le interpretazioni simboliche dell’universo di Augustin Lesage, le divinazioni di Aleister Crowley si intrecciano alle opere di artisti contemporanei. I disegni estatici delle comunità Shaker trascrivono messaggi divini, mentre quelli degli sciamani delle Isole Salomone sono popolati da demoni e divinità in lotta con pescecani e creature marine. La rappresentazione dell’invisibile è uno dei temi centrali della mostra e ritorna nelle cosmografie di Guo Fengyi e in quelle di Emma Kunz, nelle icone religiose e nelle danze macabre di Jean-Frédéric Schmyder e nel video di Artur Źmijewski che filma un gruppo di non vedenti che dipingono il mondo a occhi chiusi.

Nei vari spazi dell’Arsenale – ridisegnati per l’occasione – l’esposizione è organizzata secondo una progressione dalle forme naturali a quelle artificiali, seguendo lo schema tipico delle wunerkammer cinquecentesche e seicentesche.

In questi musei delle origini – non dissimili dal Palazzo sognato da Auriti – curiosità e meraviglia si mescolavano per comporre nuove immagini del mondo fondate su affinità elettive e simpatie magiche. Questa scienza combinatoria – basata sull’organizzazione di oggetti e immagini eterogenee – non è poi dissimile dalla cultura dell’iperconnettività contemporanea. Dal Liber Novus di Jung, passando per gli assemblaggi di Shinro Ohtake fino ai volumi di Xul Solar, la mostra celebra il libro – questo oggetto ormai a rischio di estinzione – come spazio- rifugio, luogo della conoscenza, strumento di auto-esplorazione e via di fuga nel dominio fantastico.

Una serie di progetti in esterni di John Bock, Ragnar Kjartansson, Marco Paolini, Erik van Lieshout e altri completa il percorso della mostra che si snoda fino alla fine dell’Arsenale, nel cosiddetto Giardino delle Vergini. Alcune di queste performance e installazioni si ispirano alla tradizione cinquecentesca dei “teatri del mondo”, rappresentazioni allegoriche del cosmo in cui attori e architetture effimere erano usate per costruire immagini simboliche dell’universo.

 

Maria Paola Forlani


Foto allegate

Marino Auriti
A.G. Rizzoli
Carl Gustav Jung
Shinro Ohtake
Artur Zmijewski
Articoli correlati

  Il Padiglione della Santa Sede. Il Papa alla Biennale
  Maria Paola Forlani. L’Ossessione Nordica
  Le donne nella Bibbia
  Maria Paola Forlani. Tiziano, Venezia e il papa Borgia
  Maria Paola Forlani. Louise Nevelson a “Roma Museo”
  Maria Paola Forlani. Wunderkammer. Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi
  Maria Paola Forlani. Borderline: Artisti tra normalità e follia
  L’Orlando Furioso a Migliarino
  Maria Paola Forlani. Il Gran Principe Ferdinando De’ Medici (1663 – 1713) Collezionista e Mecenate
  Maria Paola Forlani. Un Cinquecento inquieto
  Maria Paola Forlani. Dal Giglio al David
  Maria Paola Forlani: ANTONELLO DA MESSINA
  Maria Paola Forlani. Padova è le sue mura
  Maria Paola Forlani. Zurbarán (1598 – 1664)
  Maria Paola Forlani. Il Sogno nel Rinascimento
  Maria Paola Forlani. NUOVI MONDI
  Maria Paola Forlani. Sangue di drago Squame di serpente
  Il Collezionista di Meraviglie. L’Ermitage di Basilewsky
  Maria Paola Forlani. Seduzione Etrusca
  Jacopo del Cosentino. E la pittura a Pratovecchio nel secolo di Giotto
  Gian Luigi Zucchini. “L'imperatore, il re del mondo, il cavaliere” di Franco Cardini
  La Ragazza con l’orecchino di perla
  I Colori del Sacro. Il Viaggio.
  Maria Paola Forlani. Giacomo Manzù e il Concilio Vaticano II
  Ebraicità al femminile. Otto artiste del Novecento
  Maria Paola Forlani. La Primavera del Rinascimento
  Maria Paola Forlani. La Madonna del Latte
  Maria Paola Forlani. Sacri Splendori
  Maria Paola Forlani. Magie dell’India a Treviso
  Maria Paola Forlani. Il Cammino di San Pietro a Castel Sant’Angelo
  Maria Paola Forlani. L’Ottocento a Bologna
  Liberty. Uno stile per l’Italia Moderna
  Maria Paola Forlani. “Nuovi” capolavori per la Pinacoteca di Rovigo
  Andrea Nascimbeni. Andar per giardini, d’inverno
  Maria Paola Forlani. Andata e Ricordo. Souvenir de Voyage
  Maria Paola Forlani. Lo sguardo di Michelangelo Antonioni e le arti
  Maria Paola Forlani. Le Stanze delle Muse
  Maria Paola Forlani. Il Museo del Duomo di Milano
  Le avanguardie nella Parigi fin de siècle: Signac, Bonard e i loro contemporanei
  Maria Paola Forlani. Verso Monet
  Maria Paola Forlani. Manet. Ritorno a Venezia
  Maria Paola Forlani. La Maison Goupil
  Franco Patruno. Il Dosso di Maria Paola Forlani
  Maria Paola Forlani. Testimonianze di un Territorio
  Maria Paola Forlani. TIZIANO
  Aldo Fallai. Da Giorgio Armani al Rinascimento
  Maria Paola Forlani. RAFFAELLO a Milano
  Maria Paola Forlani. Autoritratti. Iscrizioni del Femminile nell’arte italiana contemporanea
  Franco Cardini. I Borgia e il loro tempo
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 71.0%
NO
 29.0%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy