Le mamme vengono sempre celebrate la seconda domenica del mese di maggio e ogni anno generalmente il giorno è diverso. Quest’anno cade il 12 maggio. Festa legata alle rose, simbolo dell’evento, e ciò spiega la scelta del mese, periodo in cui le rose e tanti altri fiori raggiungono il loro massimo splendore. Da alcuni anni in questa occasione in numerose piazze italiane viene venduta l’Azalea della Ricerca, per sostenere la ricerca sul cancro.
Bottega letteraria omaggia tutte le mamme con alcune poesie pervenute in redazione. (P.M. De Maestri)
MAMMA
Mamma,
la dolcezza di questo nome
profuma di rosa.
Nel tuo sguardo
raccolgo petali di luce
e gocce di rugiada.
Nei giorni di non colore
dalle tue mani sbocciano
scintille d’amore.
Mamma,
sorgente di vita
che non conosce mai fine.
Paola Mara De Maestri
MAMMA
Tanti e tanti sono gli anni
che hai voluto andare
lasciando il mondo
senza dirmi nemmeno una parola,
in silenzio tutta sola,
alzando gli occhi verso il cielo
hai disteso le mani al Signore
che ti ha preso in Paradiso
per incominciare la vita eterna.
Nelle notti quando cerco il sonno
io ti vedo, serena e sorridente,
con più fili d’argento tra i capelli
e la bocca pronta per parlarmi,
da lassù la tua mano sembra si stenda
per accarezzarmi con tenerezza
e levarmi quel nodo in gola
che mi strozza e lascia muto
in una penombra di paura.
Con le nostre mani strette assieme
il mio cuore sembra che scoppi
e le lacrime che scorrono sul viso
lavano un po' il dolore
di quel giorno che son venuto
per accompagnarti a lenti passi
in quel luogo di non più ritorno,
all’ombra delle tue montagne
con l’amore di tutti i cari.
Ti supplico di rimaner con me
nelle notti che non finiscono mai
per parlarmi come una volta
e leggere con gli occhi umidi
quelle lettere che ancora scrivo,
senza spedirle ma tenute care,
che mi incoraggiano a continuare
a proseguire nei miei giorni
sempre vuoti senza di te.
Cici Bonazzi
LA TUA ECO
Una volta avrei potuto dire:
madre ti darò i miei occhi
di poiana sopra la valle,
le mie orecchie sentiranno
melodie di silenzi,
le mie nari assorbiranno
profumo di narcisi bianchi,
la mia pelle liscia
sfiorerà la tua senza calore,
i miei pensieri penetreranno
nei tuoi spenti desideri.
Ora sono la tua eco.
Giuseppe Ravelli
MAMMA SOLE
Mamma come la vita,
Mamma come la speranza,
Mamma come l'amore e la costanza.
Sentii scandire in un sussurro queste parole,
al vento,
all'imbrunire del cielo
fino alla nascita dell'aurora.
Le sentii dalla bocca di un vecchio,
parlare alle fronde degli alberi
mentre guardava il cielo.
Le sentii poi da un bambino
gridarle all'infinito
ascoltandone l'eco.
Ne sentii il bisbiglio leggero
tra gli aghi di pino e il sottobosco fiorito.
Mamma,
sinonimo di donna che sopporta,
sinonimo di colei germoglia e fiorisce,
un ponte che congiunge il seme al calore del sole.
Mamma;
dissi,
chiamai,
gridai piangendo.
La vidi come tutt'ora
fare da sostegno,
come colonna portante del mio regno.
Mamma
mi diede le ali e mi spinse verso il cielo,
le sue mani erano di tutti i colori della terra,
puntava lassù tenendomi tra le braccia;
Verso lo splendido brillare del sole.
Lara Tocalli
TI AMO, MAMMA
è cresciuto ormai l’albero
che succhiò la tua linfa
è cresciuto forte
e ha dato i suoi frutti
ma quando impazza la bufera
che divelta i suoi rami
invoca ancora il tuo nome
e tu arrivi col tuo sorriso
e col tuo amore
a lenire il suo dolore
mamma
il tuo albero ora
principia a spogliarsi
ma
il tuo dolce viso
vive nella parte verde di me
vive nel profumo di quella rosa che mi donasti
e nelle parole vergate sul foglio bianco della mia anima
con inchiostro indelebile della tua immensa dolcezza
mamma
il tuo nome è inciso sulle mie labbra
ti ho amato ti amo e ti amerò
come tu amasti me.
Giovanni De Simone
Mamma
ora che trascino i miei passi
rivedo nei fiori del giardino
la tua anima stanca.
Rivedo il travaglio della tua gioventù
tra guerre e tumulti
nel duro lavoro di casa
con padelle e rumori di culla
strilli e carezze di teneri bimbi
salti sui letti e caldi balocchi
rimboccar le coperte e ringraziare Gesù
per la trascorsa giornata.
Il tenero bacio sulla lucida fronte
nel sonno cadente del frutto
che fu del tuo ventre.
Oh mamma
ora ti vedo
velata
nella luce dei fiori
attendere il tempo
per stringermi ancòra
sul tuo tenero cuore.
Giorgio Gianoncelli