Yoani Sánchez ha difeso anche a Miami la sua posizione contro l’embargo statunitense nei confronti di Cuba. Ha auspicato un dibattito aperto tra tutti i gruppi colpiti dal provvedimento per togliere un blocco economico che si è rivelato inutile, oltre a essere ormai fuori dalla storia. Le parole di Yoani sono molto coraggiose, se si pensa che sono state pronunciate davanti a decine di esiliati, nel corso di una cena nel Country Club di Coral Gables. L’evento era stato organizzato dalla Fondazione per i Diritti Umani a Cuba e dalla Fondazione Nazionale Cubanoamericana.
Yoani ha sottolineato la necessità scambiare idee e punti di vista sul futuro di Cuba con un esilio maturo che segua un obiettivo condiviso. La blogger è stata ricevuta con entusiasmo e ha conversato in maniera cordiale con figure importanti della diaspora cubana come Marcelino Miyares, veterano di Playa Giron e leader del Partido Demócrata Cristiano de Cuba. Ha salutato anche le rappresentanti delle Damas de Blanco negli Stati Uniti, Yolanda Huerga e María Elena Alpízar.
Jim Cason, sindaco di Coral Gables ed ex direttore della Sezione di Interessi degli Stati Uniti all’Avana, ha consegnato alla Sánchez le chiavi della città, come riconoscimento alla sua lotta pacifica per le libertà individuali e per i diritti umani.
Il discorso pronunciato da Yoani presso la Torre della Libertà, durante la cerimonia di consegna della medaglia per la sua opera in difesa della libertà di stampa e dei diritti umani, pare aver raggiunto l’effetto di unire tutti i cubani.
Yoani ha visitato la Oficina de Transmisiones a Cuba (OCB), che comprende Radio - TV Martí, nella zona nord est di Miami. La Sánchez è stata intervistata nel corso dei programmi “Con voz propia” e “Las noticias como son”.
Yoani ha affermato: «Radio - TV Martí è stigmatizzata e demonizzata dalla propaganda rivoluzionaria, perché si cerca di non fare arrivare i suoi programmi alla società civile».
Yoani Sánchez ha visitato la galleria d’arte moderna De la Cruz Collection, nel Design District. Tra le altre cose, la galleria dispone di una sala con video e interviste alla fondatrice del blog Generación Y. Più tardi si è presentata all’Università di Miami per una conferenza con professori e studenti.
«Per me l’informazione è come una boccata d’aria fresca», ha detto nel corso dei lavori. In questo contesto la Sánchez ha sottolineato l’importanza di aprire le porte allo scambio di idee e di garantire un libero flusso di informazioni.
«A Cuba» ha aggiunto «tutta la stampa è sotto il controllo statale, inclusi i due periodici a diffusione nazionale. L’accesso a Internet e ai media elettronici è riservato agli enti ufficiali e alle istituzioni culturali ed educative, sotto stretta sorveglianza. In ogni caso l’ingegno dei cubani ha permesso di superare le restrizioni governative e di aprirsi al mondo. Molti cubani che hanno accesso alla rete, stampano le pagine Internet che contengono le notizie più importanti, oppure le salvano su memory card per diffonderle nella società civile».
Oggi, mercoledì 3 aprile, Yoani Sánchez risponderà alle domande del pubblico durante l’incontro TweetUp!, presso il centro delle arti Adrienne Arsht, moderato dalla giornalista Pamela Silvia Conde. Su Twitter si possono porre domande con i simboli: #AskYoani e #YoaniResponde o accedendo al sito www.AskYoani.com. L’incontro è organizzato da Univisión e dal gruppo giovanile Raíces de Esperanza.
Gordiano Lupi