CALVARIO
Cristo ecco il Calvario
teatro del Dio che muore.
Ti strappano e lacerano le vesti
con arroganza prepotenza violenza
vesti aggrappate alle dilaniate carni...
Ti posi per equilibrare il dolore
or sulle mani ora sui piedi perforati.
Da tutti sei stato abbandonato:
da Giuda dei trenta denari
da Pietro prima che il gallo canti
dai soldati che ti seviziano
dai furfanti che ti tormentano
dai sobillatori e rivoluzionari di idee
dai giudici che ti condannano
dai nostri peccati sempre in attesa.
Ti flagellano spietati
ti scorticano e ti squarciano.
Le ossa ormai sono scoperte.
Il popolo, noi,gridiamo
-Viva Barabba, muoia Cristo!-
Tre chiodi ti sorreggono
per portare sempre meno il peso
del corpo esangue.
Tutto è nel caos
terra e cielo tremano e si oscurano
i sepolcri si aprono
e Tu vai dal Padre
con i nostri peccati
e l'immenso dell'universo tra le mani.
Giuseppe Ravelli
LA PASSIONE
Padre,
asciuga quegl'occhi amaranto,
quel volto intriso di pianto,
quel corpo trafitto
dalla mano dell'uomo sconfitto.
Le lacrime del Signore bruciano in ogni cuore.
A te Padre,
la consolazione di una madre,
di tutte le donne come giunchi piegate
dalla vita alienate.
La passione del Signore sia luce nel dolore.
Padre,
risorgi in ogni uomo
ridona speranza,
la gioia della fratellanza.
Che la Pasqua giunga ad ogni bambino:
nessuno sia più lasciato solo al proprio destino.
Paola Mara De Maestri
PASQUA 2013
Beato
chi trova un senso
all’umano finir delle cose,
gioendo per quanto la vita gli offre.
Ma a me è rimasta la sete (!)
che solo la Pasqua riesce a placare
perché da speranza alle brame
d’una vita immortale
e aggiunto valore
a ciò che si spegne o s’accende
ogni giorno.
Carlo Pini