La volontà di incentivare politiche di qualità dello sviluppo, sostenibilità e coesione sociale rappresenta non solo un obiettivo per una buona politica di governo, ma un progetto culturale finalizzato al miglioramento di una città e del suo futuro. Si tratta di incrementare i punti di forza e di debolezza di un territorio per dirigerli verso scenari di riqualificazione urbana condivisi.
La necessità di una efficace riforma urbanistica passa per la capacità di ridare un senso civile e dignitoso alle periferie: un concetto della riqualificazione basato su criteri di oggettività, in cui le azioni implicano l’incremento del benessere anche per aree urbane non centrali che comunque accrescono e promuovono il benessere complessivo di una comunità. La rigenerazione delle zone urbane periferiche e marginali si configura dunque come elemento centrale dello sviluppo dell’intera città.
Miggiano ha risposto a questa chiamata di rinnovamento architettonico dando vita ad un’opera di recupero e valorizzazione di un’area la Località “Santa Marina” che, seppur anonima allo stato attuale, ha in sé notevoli peculiarità per diventare una zona multiuso e polo di attrazione per l’intera collettività. L’Amministrazione comunale che ha promosso l’intervento esprime la propria soddisfazione per l’innovazione del progetto che costituirà solo il punto di partenza di una serie di opere di estremo valore ed interesse che porteranno, assicurano, ad uno armonioso sviluppo della Città di Miggiano. «Dopo anni di degrado ed abbandono di un’area che contiene elementi architettonici di grande valore storico-archeologico e potenzialmente utilizzabile per un uso ricreativo a beneficio di tutti siamo riusciti a dare vita ad un intervento di riqualificazione che darà lustro alla nostra comunità» afferma il Sindaco Giovanni Damiano. «In linea con il nostro stile», aggiunge, «anche in questo caso abbiamo agito senza tanti proclami perché siamo convinti che siano i fatti a parlare al posto nostro. Questo progetto di recupero non sarà isolato ma anzi sarà solo il primo passo verso una rigenerazione urbana dal momento che seguiranno lavori di riqualificazione del centro storico».
Il progetto di rinnovamento dell’area “Santa Marina” rientra in un più ampio e progetto di innovazione di aree parzialmente utilizzate e degradate dell’Unione dei Comuni.
In base all’art. 3 della L.R. 21/2008 è stato redatto il progetto “RIGENERAZIONE URBANA - TERRE DI LEUCA BIS” che con determinazione del dirigente servizio assetto del territorio del 27 settembre 2010, n. 259 P.O. F.E.S.R. 2007-2013 - Asse VII è stato ammesso a finanziamento. Da esso si evince (allegato 2) che l’Unione risulta beneficiaria di un finanziamento di € 2.000.000,00, con un cofinanziamento di € 40.000,00, per un totale di € 2.040.000,00.
Diversi gli interventi contemplati in questo progetto che mirano a favorire l’interazione sociale, incrementare la dotazione infrastrutturale, eliminare il degrado urbano e migliorare le condizioni ambientali.
La “Località Santa Marina” molto cara ai miggianesi prende il nome dalla presenza in quest’area di una Chiesa dedicata alla Santa protettrice della città con annessa omonima cripta che vanta un elevato valore storico ed archeologico.
Intervento su 8.425 mq
L’area di intervento occupa una superficie di circa 8.425 mq totali, suddivisi in tre aree ben distinte. L’area dove attualmente vi è collocato un improvvisato campo di calcio, è la superficie più ampia dei tre comparti individuati che, oltre ad essere impiegata per gli usi più disparati, è anche abbandonata ad ogni tipo delinquenza. Al confine di tale sub-ambito insistono 9 alberi di eucalipto e 4 alberi di pino marittimo, che saranno oggetto di rivitalizzazione nel progetto di rigenerazione.
Tale spazio sarà trasformato in “Parco Urbano e Parcheggio” con l’incremento dei servizi (chiosco multifunzionale), in modo da far vivere questo spazio ai bambini, anche attraverso la piantumazione di specie vegetazionali mediterranee con piante autoctone. In particolare il parcheggio, che ospiterà una trentina di posti auto e una decina di posti per biciclette, avrà finitura superficiale del pavimento costituito da elementi grigliati in plastica riciclata, riempiti di terriccio e seminati con prato verde. Su questo spazio saranno alloggiate le automobili avendo il vantaggio di avere un sistema eco-sostenibile poiché l’acqua piovana potrà drenare in falda alimentando il ciclo naturale della stessa preservando le risorse naturali. Le strade del parcheggio (del tipo carrabile) saranno realizzate con pavimentazione ecologica con la tecnica di tipo Stabilsana o equivalente. Il Parco Urbano è stato progettato per avere un cammino continuo che, partendo dal parcheggio, possa far procedere il fruitore attraverso un percorso che ne faccia apprezzare tutte zone a verde nelle quali saranno alloggiate piante ornamentali a fusto basso del tipo mediterraneo quali rosmarino, salvia, menta, basilico e piante ornamentali del tipo mediterraneo, a fusto alto o medio quali Lecci, Quercie, Pini, Rubinie, Prunus Pizzardi. Di tutto ciò si potrà beneficiare grazie alla presenza di panchine posizionate al fresco degli alberi, all’intimità fornita dai gazebo, la sosta e il rinfresco nel chiosco multifunzione. Le zone verdi, seminate a prato del tipo a sfioro, saranno con conformazione a collinetta attraverso l’apporto di terreno vegetale e grossi massi, in modo da ricreare un tipo di giardino roccioso/mediterraneo, all’interno del quale insisteranno i percorsi dei viali. L’illuminazione sarà di due tipi, 15 pali alti da distribuire uniformerete su tutta l’area del parco e del parcheggio e 15 segna passo del tipo a funghetto da installare nei viali secondari, vicino la zona del chiosco e nel parcheggio. Per rendere sostenibile dal punto di vista irriguo l’area, si realizzerà un impianto irriguoidrico.
Aia e Risorse Naturali
Lo spazio di fronte all’area sopradescritta vede la presenza di una “Aia”, un vecchio spazio circolare sul quale un tempo avveniva la trebbiatura dell’orzo e del grano: si realizzerà per l’appunto il sub-ambito “Aia e Risorse Naturali”. Per prima cosa si prevederà il ripristino e pulizia della stessa “Aia”, attraverso la realizzazione di un vespaio drenante lungo tutto il perimetro. L’intervento maggiore verterà sulla pavimentazione che sarà del tipo “lastrico solare in pietra di Cursi”, in modo da raccordarsi perfettamente con la pavimentazione esistente del piazzale della chiesa di Santa Marina. Sulla zona a nord sarà realizzata una cisterna interrata di raccolta acqua di prima pioggia che servirà come riserva idrica per irrigare le zone verdi del nuovo parco e la nuova piazza, dove sono esistenti due grossi ulivi monumentali, e dove sarà realizzato altro verde.
In ultimo particolare interesse suscita il sub-ambito delle palme ubicato a sud della chiesa di Santa Marina. Tale ambito, è uno spazio piantumato con pochissime palme, e pavimentato con asfalto, con pochi lampioni per illuminazione pubblica, che causa soprattutto nelle ore notturne, movimenti di delinquenza comune. Lo spazio urbanisticamente è molto interessante, ma attualmente non è altro che una spianata di asfalto, dove soprattutto in estate, si trasforma in un “isola di calore”, rendendo per gli abitanti del luogo, uno spazio quasi invivibile dal punto di vista climatico.
Il Viale Bioclimatico
Questo sub-ambito sarà il “Viale Bioclimatico e Riposo Culturale” pensato e progettato proprio per risolvere il grosso problema del “fenomeno dell’isola di calore”.
L’intervento prevede la rimozione dello strato di asfalto e la sostituzione con pavimentazione di “lastricato solare o similare” ottenendo così una nuova “Piazza” per realizzare la quale verrà eliminato l’ultimo tratto di via Bolzano. Per attuare un vero abbassamento della temperatura percepita nelle ore di maggiore insolazione si realizzeranno dei pergolati in legno e saranno impiantate piante a foglia caduca del tipo glicine o vite americana, in modo da creare ombra nel periodo estivo e approfittare del calore del sole nel periodo invernale.
Alternati ai pergolati ci saranno delle zone verdi, seminate a prato, realizzate attraverso l’apporto di terreno vegetale. La fontana utilizzerà acqua (attraverso pompe di mandata e ritorno), che avrà lo scopo principale di abbassare l’umidità della zona, equilibrando il microclima soprattutto nel periodo estivo, abbassando notevolmente l’effetto isola di calore.
Donatella Valente