Festeggiamo il 21 marzo, primo giorno di primavera e partecipiamo alla Giornata Mondiale della Poesia, con alcuni componimenti che mi sono pervenuti da autori 'locali'. Questa importante ricorrenza legata alla poesia è stata istituita dall’Unesco nel 1999 ed è stata celebrata per la prima volta il 21 marzo dell’anno seguente. L’UNESCO così facendo riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.
Eva e l'amore
Matureranno sempre le mele,
saranno succose nei ghetti mafiosi
rosse nelle tavole dei nobili
dolci nel mercato sotto casa,
aspre,
come piacciono ad Eva.
Si nutra Eva,
di mele acerbe,
senza guardare in faccia la realtà,
va bene così finché ci sono, ci sono.
Nega agli occhi,
il grigiore delle foglie d'autunno
calpestate agli angoli delle strade
mentre fanno l'elemosina,
mentre consumano l'amore.
Riempiti di lustrini,
annegati negli scontrini e nel vuoto.
Buffe sono le marionette
mentre percorrono l'asfalto grezzo davanti a te,
con occhi collassati e neri,
pregni di sguardi fugaci nel grigio.
Baci pieni di imbarazzo e vergogna si propagano,
mentre il sole picchia sui volti, freddi.
Non confonderti nell'indifferenza,
non nasconderti Eva,
non farti bastare la mela aspra,
bacia colui che ti ama,
dimentica il freddo che ti circonda,
immergiti senza tempo e sazietà nelle sue labbra,
confonditi nell'amore Eva.
Lara Tocalli
Profumo
Perché chiudere
il cuore all'amore?
Un vuoto nell'anima,
un tremore...
ti penso, non rispondi.
Le mie domande
senza speranza...
fanno più male
del tuo silenzio.
Scorre il tempo,
non attende risposte
ai miei perché.
Colgo un fiore,
silente ne scruto
il cuore e l'annuso:
ha il tuo profumo!
Scusa il ritardo ma non avevo capito
Giusy Gosparini
Comunione
Il mio tempo
non è uguale al tuo.
Il mio spazio
non è uguale al tuo.
Il mio amore
non è uguale al tuo.
Il mio Universo
non è uguale al tuo.
Solo il mio Dio
è uguale al tuo
nel tempo, nello spazio,
nell’amore, nell’Universo.
La nostra comunione sarà piena
dopo l’ultimo nostro
battito di cuore.
Ezio Maifrè
21 Marzo: Poesia
poesia
dormi nascosta
nelle parole
senza luce e senza suono
arriva la primavera
e spunti
quale bucaneve
vesti e canti i sentimenti
con tutti i colori
e tutte le voci della natura
spingendo il veicolo della comunicazione
verso l'infinita bellezza.
Giovanni De Simone
Deliziosa femminilità
La luna influenza le maree,
lo stile elegante
non affonda nel mare
galleggia in superficie
Una tovaglia bianca lo sfondo,
vestiti di essenze neutre
senza sapori troppo forti
meglio di mattina a digiuno
Percepisco onde sonore equilibrate
timpano martello incudine staffa
e un padiglione raccoglie suoni
li localizza li protegge
Coni e bastoncelli sulla retina
si concentrano sull'unghia
lacrime di alcol scendono
talvolta effervescenti e morbide
Rosso porpora di peonia
rosso rubino della ciliegia
bianco paglierino della paglia
bianco giallo dorato dell'oro
Bulbi olfattivi annusano
profumi primari secondari e terziari
aromi immediati fermi,
ruoto e il bouquet si espande
Sentori fruttati di mela
vegetali di fieno
floreali di viola
speziati di pepe
Papille gustative leggono
dolce acido salato e amaro
note armoniche masticate
gusti sapidi e morbidi
Il nervo trigemino punge e brucia,
sensibile la mente
percepisce riconosce e interagisce
viaggia la ruota della memoria
Piacevole limpida vivace
elegante intensa fine
vinosa nervosa corposa
calorosa persistente e femminile
Leonardo Manetti
“È la danza delle nevi a darci la velocità”
Erano gli occhi, anche quelli aperti, a parlare
Guardavano, sfuggivano e si nascondevano
come ballerine di giovane donna e di signora truccata
diversificati come le nuvole che scappano
Diretti, sviati, chiari, scuri
E c’erano anche quelli tristi e quelli del risveglio
e quelli assenti e quelli della notte,
quelli dell’amore e quelli del dolore
e quelli della gioia e quelli della fame,
quelli dell’abbandono e quelli dell’amicizia
e quelli del primo mattino e quelli che non riescono a trovare riposo
Diverse pennellate di azzurri, di verdi, di marroni e di neri e di bricolage vari
come quelli scialbi di Renoir e quelli stortati di Picasso, e quelli di altri meno fortunati
Facevano discorsi silenziosi e parlavano urlando il loro diametro
stavano fermi e andavano a spasso, nascondendosi nelle lenti del mistero,
[o coprendosi
Si mischiavano nella folla e si cercavano all’angolo della piazza
ciechi e segugi
Nella guerra e nella tregua, in coro e in solitudine
in musica e in teatro, nella danza e nel mimo
nelle fiabe e nella Bibbia, nella stanza da letto e in cucina con i piatti, è sempre stato
Nell’estate fredda e nell’inverno con il vento caldo, e in questa primavera
[con la neve
si muovono in donne colorate, ancora come ieri
Nella metropolitana e nelle strade di paese vibrano e sussultano
E dialogano con i tuoi, ogni giorno, ogni notte
si scambiano ammiccamenti, si fanno domande
e sorridendo si danno risposte
o piangendo fanno domande a se stessi
e a quelli che li incrociano vedendoli, e anche ignorandoli
Come fiocchi di neve di nuvole gravide cadono in terra e
e poi si siedono e poi guardano ancora lo scorrere di altri
diversi sguardi nelle diverse età che vedono ancora diverso
Allo sguardo aperto delle donne
Barbarah Guglielmana
21 marzo 2013 Giornata Mondiale della Poesia