La blogger Yoani Sánchez è stata contestata ieri sera da un piccolo gruppo di simpatizzanti del governo cubano mentre stava tenendo una conferenza stampa davanti al Senato messicano. Yoani Sánchez, invitata dai senatori del conservatore Partido Acción Nacional (PAN), stava parlando sull'importanza della libertà di espressione, quando è stata interrotta da una donna che si è dichiarata simpatizzante del Movimiento Mexicano de Solidaridad con Cuba.
«Questo non è il luogo dove invitare una simile persona», ha protestato la donna, avvicinandosi al tavolo dove si trovava la giornalista per mostrarle una bandiera statunitense coperta di dollari.
«Vada a vivere in Centro Habana (…), questo è il frutto della propaganda del mio paese», le ha risposto Yoani Sánchez.
A Cuba, tutta la stampa è sotto il controllo statale, persino i due periodici nazionali (Granma e Juventud Rebelde), mentre l'accesso a Internet e ai media telematici è molto ristretto.
Altri simpatizzanti del regime cubano presenti all'evento hanno insultato Yoani Sánchez con espressioni ingiuriose di vario tipo, alcuni di loro sventolavano biglietti di banca.
«Ho vissuto simili atti di ripudio per tutta la vita. Purtroppo fanno parte di un copione che riguarda la mia esistenza e quella di ogni cittadino cubano. Sono abituata a persone che aggrediscono, insultano, offendono e non hanno nessuna intenzione di ascoltare e dibattere civilmente», ha detto Yoani Sánchez prima di concludere la conferenza.
Gordiano Lupi