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QM Laboratorio Teatrale: “Occidental express” 
Sabato 16 marzo al “Frassati” di Cosio Valtellino
13 Marzo 2013
 

Il Laboratorio teatrale

del Quadrato Magico

è lieto di presentare la sua ultima produzione:

 

Occidental express
liberamente tratto dall'opera di Matei Visniec

Regia di Gigliola Amonini

Sabato 16 marzo 2013, ore 21:00

Teatro “Pier Giorgio Frassati”

Piazza S. Ambrogio – Cosio Valtellino (So)

 

Occidental express è un testo che parla con poesia, delicatezza e senso critico della migrazione: pulsione connaturata alla natura umana, eterna e ciclica condizione che riguarda l'intero pianeta, oggi più che mai sotto i nostri occhi.

Un tema di grande attualità e di forte interesse sociale, di cui però viene data una lettura prevalentemente lirica e poetica, secondo la cifra che caratterizza tutta l'opera del drammaturgo rumeno.

L'opera racconta situazioni piuttosto tipiche (l'attesa, il viaggio clandestino, la frontiera, i centri di accoglienza, la prostituzione, la violenza, e anche dei luoghi comuni di cui siamo vittime sia in Oriente che in Occidente) ed è attraversata dalla metafora del treno Orient Express, metafora duplice e bifronte: del sogno di esotismo per gli occidentali, di quello di un mondo diverso e migliore per tutti coloro che lo vedono andare nell'altra direzione. Un sogno che è completamente vacuo e illusorio, frutto più della proiezione dei nostri desideri su un altrove prossimo e malamente conosciuto che di una qualche concretezza.

Il senso profondo che emerge da Occidental Express è quello della universalità dell'istinto alla migrazione, condensato nell'immagine di una fila di uomini di origini diverse che se stanno appollaiati su una recinzione come rondini pronte a partire.

 

“Al diavolo queste frontiere, mai che riesci a pisciare su tutte...” La storia ufficiale è più veloce del vecchio cieco, protagonista della pièce, che vaga lungo i confini cercando di orinare sul maggior numero di frontiere. “Quando penso che ho finito con una regione, all'improvviso appare un paese indipendente...”, dice sconsolato al moltiplicarsi delle dogane all'interno di una Europa che si vuole unita.

Contrapponendo l'Orient Express, il mitico treno emblema del lusso occidentale che attraversava i balcani, con l'Occidental Express, il treno immaginario frutto del sogno migratorio verso i paesi della comunità Europea, la pièce illustra il mondo dei migranti dell'Est, fatto di piccole quotidianità e salvifici miraggi. Gli stessi miraggi che da sempre accompagnano tutti coloro che lasciano la propria terra conquistati dalla speranza di un futuro migliore.

 

 

Matéï Visniec, nato nel 1956 in Romania, da oltre venti anni risiede a Parigi dove lavora come giornalista per Radio France Internationale. Nel settembre del 1987, dopo aver scritto oltre venti drammi sistematicamente censurati dal regime comunista, Visniec ha infatti chiesto asilo politico alla Francia, adottando il francese come lingua della sua opera letteraria. Dopo la caduta di Ceauşescu (1989), è diventato uno degli autori più rappresentati in Romania dove, nell'ottobre del 1996, il Teatro Nazionale di Timisoara gli ha intitolato un festival. In quell’occasione, dodici compagnie hanno rappresentato sue opere. Le pièce di Visniec sono state tradotte e messa in scena in oltre venti paesi. Numerosi i premi e i riconoscimenti a lui conferiti da prestigiose istituzioni.

 

= Ingresso con offerta libera =

 

Quadrato Magico
associazione culturale



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