Ha aperto i battenti il 2 marzo (e chiuderà il 5 maggio, con ingresso sempre gratuito) la mostra “I grandi capolavori del corallo”, ed ecco che il centro storico di Catania esce fuori dal tempo e dallo spazio e si teletrasporta in un ricco 1600, in un raffinato 1700, nelle botteghe trapanesi e palermitane dove i coralli rossi del Mediterraneo cambiavano forma e diventavano tesori.
Calici, ostensori per le ostie, soprammobili, arazzi… ma anche specchiere e mobiletti portagioie di incredibile fattura. Coralli grezzi, lavorati, scolpiti, incastonati come gemme preziose nel rame, incastonati insiemealle gemme preziose, con un lavoro certosino che viene difficile da immaginare, mentre si ammirano queste magie, nelle sale della Fondazione Puglisi Cosentino, in via Vittorio Emanuele.
L’arte del corallo prende piede soprattutto nella Sicilia occidentale e a Trapani per la precisione. Infatti diversi pezzi oggi esposti a Catania vengono dal capoluogo occidentale, precisamente dal Museo Pepoli, dalla Fondazione Whitaker e da tantissimi collezionisti privati. La mostra è completata da due videoproiezioni che spiegano ai visitatori come si lavora il corallo e altre utilissime informazioni e curiosità.
Grazia Musumeci