Filomena, ti ho visto su Rai News e ho avuto la sensazione netta che il giornalista fosse molto poco al corrente sull’andamento dei fatti che ha accompagnato il corso della legge 40. In effetti i temi eticamente sensibili sono sempre più relegati a settori di conoscenza e condotti dalle persone interessate alla specificità della problematica. Dovrebbero invece essere e qualificare la nostra cultura etica tanto blaterata in nome della libertà di pensiero. Comunque, il ricorso fatto dal nostro governo è stato respinto…
In realtà è stato dichiarato inammissibile, quindi non è stata fissata nessuna udienza dinanzi alla Grande Camera della Corte EDU per esaminare il caso Costa – Pavan. Il rigetto del reclamo presentato determina che la sentenza dello scorso agosto è definitiva dal giorno 11 febbraio 2013. Le motivazioni di inammissibilità non sono state ancora rese note in sede europea, e non è detto che saranno rese note, ma ipotizziamo che il Governo abbia affrontato nel ricorso eccezioni procedurali che di fatto erano state già affrontate dai giudici della Corte e rigettate all'unanimità.
– La diagnosi pre-impianto sarà un diritto per i portatori di malattie rare e sarà anche estesa a tutti coloro che non sanno di poterne essere veicolo?
La decisione della Corte EDU sul caso Costa – Pavan determina che anche le coppie fertili portatrici di patologie genetiche trasmissibili possano accedere alla fecondazione medicalmente assistita per poter effettuare indagini cliniche diagnostiche sull’embrione prima del trasferimento in utero.
Attualmente possono chiedere questa indagine solo le coppie infertili poiché hanno il requisiti richiesti dalla legge 40 per accedere alla PMA.
– Per attuare la sentenza bisognerà formulare una nuova legge, con relativo iter di approvazione? Che tempi potranno esserci? E, soprattutto, ritieni esista una volontà di adeguamento al pronunciamento dell’Unione Europea?
Appena sarà insediato, il Parlamento ha all’ordine del giorno l’adeguamento della legge 40 alla Carta EDU. Significa che dovrà essere cancellato con altra legge il divieto di accesso alla PMA per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche. Il comitato dei ministri deve vigilare sull’esecuzione della decisione. Ma nel contempo i cittadini italiani possono chiedere, attivando le giurisdizioni italiane, la diretta applicazione della decisione della Corte EDU.
– E per la fecondazione eterologa?
Siamo in attesa delle decisioni dei giudici italiani. Lo scorso 22 maggio la Corte Costituzionale ha già chiarito che la cancellazione del divieto di eterologa non crea vuoto normativo.
– Credo che la dicotomia tra il negare le analisi preimpianto e il poter scegliere l’aborto terapeutico una volta accertata la malattia sia stata fino ad oggi l'aspetto più 'doloroso' di questa legge. Una violenza aggiuntiva a chi sperava e credeva di poter avere un figlio... Mi sbaglio?
In realtà il vero problema è la disparità di trattamento tra coppie infertili e fertili nell’accesso ad una diagnosi.
– Ho ascoltato l’intervento dell'On. Roccella sull’eugenetica, e poi l’ho letto attentamente; ma cosa vuol dire? Cosa c’entra la diagnosi preimpianto con un ritorno alla selezione della razza?
Diagnosi preimpianto e selezione eugenica della razza sono imparagonabili. Le parole della Roccella sono strumentali a fare polemica, laddove invece bisognerebbe semplicemente accettare in scienza e coscienza la decisione della Corte Edu.
– È proprio di oggi il “no” alla trascrizione del matrimonio dell’On. Concia in Italia, è continuo da parte dell’Europa il richiamo e la condanna all’Italia per la condizione delle carceri, Monti parla di libertà di coscienza ma nomina tra i suoi ministri un medico fiero oppositore del caso doloroso di Beppino Englaro… Dove stiamo andando?
Stiamo perdendo lo stato di democrazia del nostro paese. Uno stato paternalista che impone la sua visione a tutti viola i diritti delle persone, vecchi e nuovi.
Patrizia Garofalo