È qui la festa? Pare proprio di sì! Acireale si trasforma, come ogni anno, e messi da parti i panni sontuosi di nobile cittadina baronale, ecclesiale e un po’ “bigotta” indossa la maschera e si lascia andare alla follia e alla passione.
Il carnevale di Acireale è definito “Il Più Bello di Sicilia” da almeno 40 anni, ma la sua storia risale a secoli fa, al tempo delle dominazioni spagnole che lo insediarono nel territorio. Oggi ha superato se stesso per fantasia, originalità e tecnica. Circuito libero, senza biglietto di ingresso (cosa che lo rende più appetibile di Viareggio), le parate si svolgono lungo le vie cittadine, tra maschere barocche e pilastri di pietra lavica nera. I carri di cartapesta sono mossi e illuminati da un sofisticato sistema computerizzato e si alternano ai carri “infiorati”, ovvero costruiti con i fiori… fiori veri, colorati e profumati, solitamente garofani e rose (circa 15.000 per ogni carro).
Oltre alla bravura dei maestri artigiani carristi – tra i quali oggi si ricorda il grande Giovanni Coco, vincitore di molti concorsi e morto a soli 51 anni l’anno scorso, poche settimane dopo la fine del “suo” carnevale, al quale ha dedicato letteralmente la vita – è da ammirare la bravura nascente dei giovani artisti dei “Carri in Miniatura”, opere meravigliosamente perfette realizzate in piccolo da studenti o ragazzi appena ventenni, probabili maestri del futuro. Oltre a questo, anche gruppi in maschera, concorsi musicali e artistici (come quello che coinvolge le vetrine dei negozi), concorsi fotografici ecc.
Il carnevale di Acireale quest’anno domina la scena, in Sicilia e forse nell’intero Meridione, dato che per colpa della crisi altri carnevali storici sono stati annullati per l’edizione di quest’anno. Per saperne di più, cliccate sul sito cittadino e consultate il programma: www.carnevaleacireale.com/programma.
Grazia Musumeci
(testo e foto)