Oggi sono quel che potrei essere,
un foglietto bianco
caduto per terra
nella sala d’attesa della stazione.
Roberto Pazzi
Ferrara – Sensuale, visionaria, libera: la poesia di Roberto Pazzi scava il bianco della pagina come la profonda verità delle rughe si scrive sul volto. Il discorso narrativo dell'autore si frammenta in versi in un caleidoscopio che – spiando tra le feritoie del tempo – cela e svela, frantuma vissuto e immaginato, fino a sovrapporli, a capovolgere la 'realtà'.
Sarà dedicato all'intera opera poetica di Roberto Pazzi l'ultimo incontro di “In gran segreto” 2012, la rassegna annuale di poesia contemporanea curata dall’Associazione Culturale Gruppo del Tasso, in collaborazione con Hera e la libreria “Sognalibro”.
Appuntamento venerdì 11 gennaio 2013 alle ore 17, alla Sala Agnelli della Biblioteca Comunale Ariostea; con lo scrittore dialogheranno Gianmario Lucini, poeta e critico, e Matteo Bianchi, direttore artistico della Rassegna.
Tradotto in 26 lingue, conosciuto a livello internazionale per i suoi romanzi da Cercando l'imperatore (1985) al più recente D’amore non esistono peccati (2012), Roberto Pazzi è altresì affermato poeta. Di questa sua vocazione parallela ha osservato Matteo Bianchi: «La sua è da sempre una lirica che sboccia dalla 'vita vera', da un nocciolo di purezza incorruttibile; una fioritura lenta e tenace, nel credere nel terreno dove ha messo radici interiori, Ferrara. Quasi fosse una pianta del deserto, una bella di notte, che nel buio fa luce e dal buio trae la sua luce. (...) Una parola appassionata, melodico-cantabile, venata di sensualità, che abita i luoghi popolari e li eleva, mirando all’epicità del quotidiano, però senza rinunciare alla ebbrezze filosofiche».
Roberto Pazzi vive a Ferrara, dove ha insegnato all’università e tiene corsi annuali di scrittura creativa, svolgendo un’intensa attività di conferenziere nei vari paesi del mondo in cui è diffusa la sua opera. Laureatosi in Lettere Classiche a Bologna con Luciano Anceschi, ha insegnato nella scuola superiore e nell’Università a Ferrara Antropologia culturale e Filosofia della Storia, e a Urbino Sociologia dell’Arte e della Letteratura. Tradotto in ventisei lingue ha esordito in poesia con una silloge apparsa sulla rivista Arte e poesia nel 1970, prefata da Vittorio Sereni. Le sue raccolte di versi sono: L’esperienza anteriore (I dispari 1973), Versi occidentali (Rebellato 1976), Il re, le parole (Lacaita 1980), Calma di vento (Garzanti, Premio Internazionale E. Montale 1987, tradotto in francese nelle Editions de la Différence), Il filo delle bugie (Corbo 1994), La gravità dei corpi (Palomar 1998, tradotto in tedesco da Tropen e in turco da Estetik Us, Premio Frascati, Premio Calliope, Premio Marineo) e Talismani (Marietti 2003). Il suo esordio narrativo avviene nel 1985 con Cercando l’Imperatore, prefato da Giovanni Raboni (Marietti 1985, Garzanti 1988, Tea 1997, Marietti 2004, Premio Bergamo, Premio Hemingway, Premio Selezione Campiello 1985, tradotto in dodici lingue. Seguono poi: La principessa e il drago (Garzanti 1986, finalista Premio Strega 1986, Premio Rhegium Julii, Premio Piombino), La malattia del tempo (Marietti 1987, Garzanti 1991), Vangelo di Giuda (Garzanti 1989, Superpremio Grinzane Cavour 1990, ristampato da Baldini&Castoldi nel 1999, e da Sperling e Kupfer nel 2006), La stanza sull’acqua (Garzanti 1991, finalista Premio Napoli, ristampato da Bompiani nel 2012), Le città del dottor Malaguti (Garzanti 1993, Premio Castiglioncello, Premio Catanzaro), Incerti di viaggio (Longanesi 1996, Premio Selezione Campiello, Superpremio Penne-Mosca 1996), Domani sarò re (Longanesi 1997), La città volante (Baldini & Castoldi 1999, finalista al Premio Strega, presentato da Dario Fo e Sebastiano Vassalli, in ristampa da Frassinelli), Conclave (Frassinelli 2001, ristampato da Barbera nel 2012, Premio Scanno, Premio Comisso, Superpremio Flaiano, Premio Stresa, Premio Zerilli Marimò della New York University, Premio Rapolano Terme, finalista Premio Viareggio, finalista Premio Bigiaretti, tradotto in Germania, negli USA, in Estonia, in Slovacchia, Francia, Spagna, Portogallo, Russia, Turchia, Polonia, Serbia, Brasile, Croazia e in corso di traduzione in Giappone, Lituania, Albania e Corea), L’erede (Frassinelli 2002, finalista Premio Viareggio, Premio Maria Cristina, tradotto in tedesco), Il signore degli occhi (Frassinelli 2004, tradotto in sloveno, Premio Cala di Volpe), L’ombra del padre (Frassinelli 2005, tradotto in francese, Premio Elsa Morante Isola di Procida), Qualcuno mi insegue (Frassinelli 2007), Le forbici di Solingen (Corbo 2007), Dopo primavera (Frassinelli, 2008), Mi spiacerà morire per non vederti più (Corbo 2010) e il recente D’amore non esistono peccati (Barbera 2012). Attualmente, dopo dodici anni di collaborazione esclusiva al Corriere della Sera, scrive in Italia sulle pagine culturali di QN e all’estero su The New York Times.