Caro Gesù Bambino. Tu che porti i doni a tutti bambini buoni, non ti scordare di Gennaro. Gennaro non è un bambino, ma è tanto buono. Gennaro è un artigiano, come tuo padre Giuseppe, ma non fa il falegname. Fa il mosaicista. Anzi, faceva il mosaicista, adesso non può più lavorare perché non sta bene in salute e perché scarseggiano i clienti. Ma Gennaro aspetta sempre che arrivi qualcuno e tiene in ordine la sua bottega e le sue attrezzature, pronto e rimettersi al lavoro. Gennaro nella sua bottega ci vive, ci mangia e ci dorme e ci vede la tivù, e aspetta che qualcuno lo chiami per far nascere la ‘Cooperativa di San Giuseppe’, secondo il suo progetto stilato nel 1991 per costituire un ‘Consorzio di Artigiani’. Il progetto, dettagliato e chiaro in ogni punto, è passato sotto gli occhi di tante persone, rimaste affascinate dal sogno di Gennaro, geometra e artigiano, il cui compito – come lui stesso afferma – «è progettare e realizzare opere funzionanti e concrete». Gennaro sta invecchiando, ma il suo sogno sembra rinverdire ogni mattina, non appena apre dall’interno la sua botteguccia ed esce all’aria aperta con i polmoni intasati dalla polvere di marmi e materiali vari, e quel progetto che sempre gli batte nella testa.
Sul banco di lavoro di Gennaro, tra le foto dei suoi cari, qualche immaginetta sacra, una sveglia ticchettante e il fornello elettrico su cui borbotta il tegame della minestra quotidiana, c’è un avviso per i ladri: “Nel negozio non sono presenti valori di alcun genere; il vero valore è nelle mani dell’Artigiano stesso”.
Caro Gesù, anche Gennaro, come te, resta sempre un bambino e crede nella bontà dell’uomo. E come tuo padre falegname, anche Gennaro fa un lavoro nobile: realizza con l’ingegno della mente e l’abilità delle mani ciò che può essere utile alla vita dell’uomo. Perciò ti chiedo, caro Gesù, un grande regalo per Gennaro: fa che il suo sogno sempre lo accompagni finché vive. Il sogno di un mondo buono e di artigiani bravi, raccolti in un Consorzio di Fabbri, Ceramisti, Tornitori, Ebanisti, Carrozzieri, Falegnami, Elettricisti eccetera, che siano Maestri per giovani artigiani.
In questo sogno Gennaro Massa investe tutto quello che ha, un Capitale Sociale in immobili da anni infruttuosi, che ammonta a 400.000 Euro. In cambio chiede solo un grande spazio, di quelli abbandonati alle ortiche, da dividere in tanti spazi minori per tante piccole botteghe operose.
Caro Gesù Bambino, non piace anche a te il sogno di Gennaro? La Cooperativa di San Giuseppe, un piccolo omaggio al tuo Papà, si potrebbe chiamare anche ‘Il Villaggio di Gennaro’, tu che ne pensi?
La bottega di Gennaro si trova a Ciampino in Viale Marino, 66, e non è mai chiusa.
Maria Lanciotti