Tania Bruguera, creatrice di interessanti performances, da Miami lancia l'idea di riaprire il Partido Revolucionario Cubano (PRC), fondato 120 anni fa – in esilio – dal padre della patria José Martí.
«Si tratta di un progetto simbolico, ma può diventare una proposta concreta per favorire il dialogo tra cubani all'interno e all'esterno dell'isola», afferma. Secondo l'artista – che vive tra Parigi e New York – i cubani non devono disinteressarsi del loro paese, altrimenti niente cambierà. «Non sono un'emigrante e neppure un'esiliata. Sono una cittadina del mondo. Ritengo assurdo che in pieno secolo XXI qualcuno possa decidere di proibirmi di entrare nel paese dove sono nata e dove ho ancora la mia casa», aggiunge.
Tania Bruguera fornisce una sua definizione della parola rivoluzionario: «Certo non è da rivoluzionari essere sempre d'accordo con il governo... un rivoluzionario è creativo, agisce per rinnovare...». Ricordiamo la performance di Tania Bruguera alla Biennale dell'Avana del 2009 (Il sussurro di Tatlin), alla quale prese parte la blogger Yoani Sánchez, che intervenne per chiedere Internet per tutti come modo per trasformare la società in senso pluralista.
L'artista cubana è nota in tutto il mondo ed è stata invitata a esporre le sue creazioni in Germania, Italia (biennale di Venezia), Sudafrica, Brasile, Cina e Stati Uniti.
«Mi interessa mettere l'artista in una posizione da cittadino attivo», conclude. Oggi Tania Bruguera presenta le sue opere a Miami, Crowne Plaza La Concha, 430 Duval St, Key West.
Gordiano Lupi