Ci risulta incomprensibile la frase della “non sfiducia” pronunciata alla Camera dei Deputati dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, ovvero dall'on. Silvio Berlusconi. Vette surrealistiche che ricordano le “convergenze parallele”, politichese della cosiddetta “Prima Repubblica”; parole che, messe in bocca ad un giovane politico, lasciano intendere quanto questo sia più vecchio e stantio dei politici di quaranta anni fa.
Incomprensibile la scelta del Pdl, cioè dell'on. Berlusconi, di non sostenere il governo Monti fino al termine del mandato e alle nuove elezioni previste per marzo prossimo. La domanda ci sorge spontanea: se le elezioni sono previste per marzo prossimo, a cosa serve far cadere il governo Monti per fare le elezioni, ugualmente, a marzo prossimo o giù di lì? La domanda non ha risposta razionale. O meglio, una risposta c'è: il Pdl scarica i propri problemi sulle spalle e sulle tasche degli italiani. Questa mattina la borsa è crollata e lo spread schizzato. I risparmiatori italiani devono ringraziare l'on. Berlusconi per la perdita dei propri risparmi.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc