Un nuovo grande appuntamento con le conferenze del Centro Studi per l’Energia del Polo Poschiavo!
Sarà l’occasione per svolgere una riflessione su come la nostra moderna società affronta la complessa interazione tra scienza e tecnologia e di come spesso i limiti al progresso derivano da una mala gestione degli avanzamenti della scienza. Spesso questa riflessione nasce spontaneamente quando la tecnologia di guerra finalizza i risultati della scienza ma ormai sempre più frequentemente anche la tecnologia di pace pone il problema di come la societa’ possa accettarla.
Il settore energetico è forse paradigmatico di questo problema anche se analoghe questioni sorgono nel settore delle biotecnologie, delle telecomunicazioni della medicina. Come non porsi criticamente di fronte alle possibilità offerte dalla manipolazione genetica, al diffuso e capillare controllo offerto dalla comunicazione distribuita, alle possibilità più estreme offerte dalla terapia medica?
Volendo però limitarsi all’obiettivo del ciclo di seminari dello CSEPP sarà interessante domandarsi quale impatto hanno le scelte delle tecnologie energetiche. Prescindendo dal contenuto tecnico, pare abbastanza chiaro quanto è emerso anche dai precedenti seminari e cioè che la principale questione posta dalla ricerca di nuove fonti energetiche non è probabilmente la loro disponibilità in senso assoluto ma la necessità, diremo culturale, che queste pongono. La necessità di accettare una molteplicità di soluzioni per vari aspetti della richiesta energetica.
Il primo motivo di disorientamento che coglie chi prende coscienza dell’argomento e che ci si convince rapidamente che un nuovo combustibile non c’è, o perlomeno non lo si intravede all’orizzonte. Non esiste il singolo combustibile che possa in maniera indolore soddisfare le richieste delle attuali tecnologie di combustione. Non esiste la materia prima in grado di fornire una così lunga catena di prodotti finiti quali quelli che vengono dalla raffinazione del greggio.
Per contro esistono valide alternative a singole nicchie tecnologiche. Il vantaggio competitivo che può venire ad una società è certamente nella capacità di comprendere questa opportunità declinarla nella sua valenza più positiva e coglierne le conseguenze. Ma perché questo avvenga è necessario, anzi è fondamentale che vi sia una coscienza ed una consapevolezza sociale elevata. Le energie alternative non sono solo una sfida tecnologica appassionante, sono anche una sfida culturale enorme.
Ecco allora il motivo primo per l’organizzazione della serata. Stante l’impossibilita (e fondamentalmente l’inutilità) di garantire una competenza specialistica avanzata alla più ampia fascia della popolazione diventa fondamentale promuovere la divulgazione scientifica. È necessario che due estremi trovino un punto di contatto. Da una parte la desolazione dell’Hiroshima culturale evocata 50 anni fa da Enrico Fermi e dall’altra il sapere scientifico più avanzato devono trovare una terra di mezzo, frequentemente visitata, dove le idee, il dibattito il confronto promuovano a vari livelli la crescita critica di larghi strati della popolazione.
La più grande emergenza planetaria con la quale oggi dobbiamo fare i conti è la povertà culturale, cioè l’ignoranza diffusa che si estende a tutte le realtà professionali della nostra epoca.
Sarà quindi una serata di ampio respiro legata al tema dell’energia ma con il non celato obiettivo di volersi concedere anche una riflessione più ampia in cui risuonino i motivi ultimi che hanno portato ad avviare questo stesso ciclo di seminari.
Antonino Zichichi
Antonino Zichichi, nato a Trapani, ordinario di Fisica Superiore nell’Università di Bologna, è autore di oltre cinquecento lavori scientifici. Numerose e fondamentali le sue scoperte (ad esempio l’Antimateria Nucleare) ed invenzioni (tra cui, quella del circuito elettronico per la misura dei tempi di volo delle particelle sub-nucleari), a cui si aggiungono altri importanti risultati che hanno aperto nuove strade alla Fisica delle alte energie.
Molti grandi progetti della Fisica internazionale sono legati al suo nome: ad esempio, il progetto LEP, il progetto GRAN SASSO, il progetto HERA. Attualmente partecipa o dirige vari esperimenti presso il CERN di Ginevra, DESY di Amburgo, LNGS ecc.
Ha ricoperto incarichi di responsabilità a livello europeo (Presidente della Società Europea di Fisica) e nazionale (Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dal 1977 al 1982).
Ha guidato il Comitato NATO per le Tecnologie di Disarmo e ha rappresentato la CEE nel Comitato Scientifico del Centro Internazionale di Scienza e Tecnologia di Mosca.
Nel 1962 ha fondato il Centro “Ettore Majorana” a Erice (114 Scuole post-universitarie in tutti i campi della ricerca scientifica moderna) che dirige.
È Presidente della World Federation of Scientists, del Museo Storico della Fisica e del Centro Studi e Ricerche “E. Fermi”.
Gli sono stati conferiti oltre sessanta premi e onorificenze in Italia e all’estero.
Informazioni:
Sabato, 30 settembre 2006 • ore 21:00 • Centro Culturale RIO, Poschiavo (Svizzera)
Prof. Antonino Zichichi
Hiroshima culturale e Supermondo
Conferenza in italiano.
Posti limitati. Prenotazione consigliata. Ingresso libero.
Prenotazioni:
Poschiavo: Ente Turistico Valposchiavo, T +41 81 8440571, info@valposchiavo.ch
Tirano: Libreria Il 95, T +39 0342 70 25 69
Gli incontri del Centro Studi Energia del Polo Poschiavo sono organizzati in collaborazione con Rätia Energie (www.REpower.ch) e con il sostegno del Comune di Poschiavo (www.poschiavo.ch) e del progetto Futuro nelle Alpi della CIPRA (www.cipra.org).
Lo scopo del ciclo di seminari organizzati dal CSEPP è quello di approfondire le tecnologie “emergenti”.
Il Centro Studi per l'Energia nasce con l'obiettivo di strutturare un iniziativa che possa portare alla nascita di un vero e proprio centro di ricerca in grado di sviluppare un'azione di traino su progetti di innovazione. Aree periferiche svantaggiate come la Valposchiavo ma anche la vicina Valtellina hanno bisogno di qualificare le proprie iniziative. Esistono spazi precisi per attività di ricerca che possono essere sviluppate anche lontano dai grandi centri metropolitani a patto di essere in grado di mantenere con questi un rapporto organico e strutturato.
Da questo punto di vista il consolidato ruolo del Polo Poschiavo quale attore e promotore delle tecnologie informatiche per la comunicazione e formazione a distanza appare il più naturale supporto e completamento alle iniziative dello CSEPP.
Appare significativo quindi che la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi (CIPRA) abbia riconosciuto, qualche giorno fa, il Polo Poschiavo ed il suo progetto per la costituzione del Centro Studi per l'Energia quali vincitori del concorso “Futuro nelle Alpi”. -> http://competition.cipra.org/it
Cassiano Luminati