Venerdì , 15 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > L'ultimo dei milanesi
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Un sabato pomeriggio alla pasticceria Gattullo 
di Mauro Raimondi
(foto dagospia.com)
(foto dagospia.com) 
29 Novembre 2012
 

L’Ambrogino d’oro che il Comune gli ha attribuito nel 1980 è pienamente meritato. Perché nessuno è più milanese di Domenico Gattullo, titolare dell’omonima e notissima pasticceria sita in Porta Lodovica.

L’etica del lavoro, l’onestà, il piacere della convivialità e della buona tavola sono state, da sempre, caratteristiche dell’animo meneghino, e lui, figlio di Giuseppe salito da Ruvo di Puglia nel 1908, le incarna perfettamente.

Domenico Gattullo l’abbiamo conosciuto sabato 17 novembre in occasione di Bookcity, quando il suo locale è stato sede di una delle tante iniziative che si sono tenute in città: la presentazione del libro Milano è rossonera edito dalla Bradipo.

Tra le pagine, che disegnano due itinerari attraverso i luoghi milanesi legati alla squadra rossonera, si trova infatti un ampio riferimento alla pasticceria dove, a partire dagli anni ‘60-‘70, alcuni milanisti d.o.c. come Beppe Viola, Enzo Jannacci e Renato Pozzetto si incontravano regolarmente. Per mangiare, chiacchierare e divertirsi in quello che avevano battezzato l’ufficio facce, cioè un posto dove si sedevano abitualmente e da cui decidevano, a seconda dell’aspetto del cliente, se costui fosse milanista o interista: in quest’ultimo caso, a volte, il poverino veniva fissato in silenzio fino al suo totale imbarazzo.

L’angolino con il piccolo tavolo c’è ancora, e proprio lì Domenico Gattullo, davanti ad una ventina di spettatori interessatissimi, ha raccontato della sua infanzia di duro lavoro, del suo diploma ottenuto nelle scuole serali del Comune, del successo del locale aperto dal padre nel 1961 e che nei decenni si è via via allargato fino a comprendere l’attuale, ampio, spazio. E poi di una Milano più povera ma dal volto umano, di questi amici poi diventati famosi. In una foto accanto alla cassa “governata” dal figlio Giuseppe, ovviamente anche lui milanista (tanto da presenziare a parecchie finali di coppa del Milan, Intercontinentali di Tokyo comprese), si possono infatti vedere in un rigoroso bianco e nero tutti i già citati protagonisti della scena meneghina degli anni ‘60, a fianco di un giovane Giorgio Gaber e Sergio Endrigo . Tutti lì, da Gattullo, che ricorda anche le visite di Nereo Rocco, durante le quali venivano consumate bottiglie e bottiglie di vini pregiati o superalcoolici di marca, tutte regolarmente pagate (al contrario di quello che spesso succede ai -finti- vip dei nostri tempi, soprattutto se politici...).

Domenico, poi, stacca dal muro un quadro che contiene un divertente articolo del Corriere della Sera scritto da Beppe Viola in cui si celebra il locale. E qui la sua voce si increspa, perché sul terreno dei ricordi compare il giornalista che lui conosceva fin dall’infanzia: «Era unico. Un vero genio, acutissimo: mi diceva che ero al confine del palato, un’espressione incredibile. Ma era anche divertente. Ad esempio, sapeva benissimo che riuscivo a saltare il bancone del bar aiutandomi con la mano, ma visto che, fisicamente, non ne davo l’impressione, verso l’ora di chiusura sfidava gli ignari presenti, raccogliendo le relative scommesse. Al che io andavo nel retro, indossavo qualcosa di comodo, e poi ritornavo nella sala mettendomi a fare flessioni, a corricchiare. Quindi, prendevo la rincorsa e oltrepassavo il bancone: i soldi che raccoglieva li consegnava tutti a me, non ha mai voluto niente per sé. Era di una generosità incredibile. A volte, poi, mi dava i numeri dei cavalli da giocare e mi incaricava di fare le puntate alla ricevitoria: anche in quelle occasioni, mi lasciava sempre una percentuale, non voleva sentire ragioni. Eravamo molto amici, e lui diceva sempre che gli amici bisogna saperseli scegliere bene…».

È a questo punto che Domenico si commuove, e a noi viene spontaneo applaudire entrambi. Beppe Viola, che per gli appassionati resta la vetta insuperabile della competenza mista all’ironia, della capacità di parlare di calcio sdrammatizzandolo. Ma anche lui, Domenico Gattullo, per la sua umanità, la sua sincerità, il suo coeur in man.

Alla fine, lui ci riserva un ultimo onore: la visita del suo sancta sanctorum, il luogo dove crea panettoni e pasticcini, dolci di qualità sopraffina. Tutto è pulito, tirato a lucido, e Domenico, orgoglioso, ci fa vedere il forno, i cannoncini già pronti per l’indomani: «Ormai ho superato i settanta, ma ogni mattina mi sveglio alle 5 e mezza, per controllare personalmente ogni cosa. E poi, per tutto il giorno sono qui, a lavorare».

Inutile aggiungere altro, perché si rischierebbe di cadere nella retorica, e Beppe Viola, da lassù, s’infurierebbe… Saludi

 


Articoli correlati

  Pape Milan Aleppe: il Milan nella letteratura
  Peppe Sini. Per Enzo Jannacci
  Gordiano Lupi. I miei libri estivi
  Monza. Jannacci, il Tessa e alter duu s’ciopàa
  Enzo Jannacci, il milanese milanista
  Jannacci, il Tessa e alter duu s'ciopàa
  La patata bollente. Una commedia intelligente sul tema omosessuale
  Gordiano Lupi. Porca vacca (1982) di Pasquale Festa Campanile
  Nessuno è perfetto (1981) di Pasquale Festa Campanile
  Veronica Tussi. Le amare considerazioni di Alessio
  V. Donvito e A. Gallucci / Giorgio Gaber. Io non mi sento italiano
  Caterina Falcone. Un viaggio con Gi Gi. L’arte del teatro/canzone
  Giulio Casale: L’ultimo Signor G
  Gaber l’anticonformista, Watts con Gramsci & Caruso, concerto di poetry-jazz
  Gino Songini. Beati coloro che possiedono certezze e verità
  Vita da cani/ Do­na­tel­la Poretti. Votare animalista è di destra o di sinistra?
  Alberto Figliolia. Teo Teocoli: La compagnia dei giovani
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy