Virgilio Piñera
Il peso di un’isola
EIF, E-book GRATUITO, 2012
Virgilio Piñera è uno dei grandi poeti cubani che, insieme a Lezama Lima, meglio rappresenta la generazione letteraria sorta attorno alla leggendaria rivista Origines. Maestro di maestri, al giorno d’oggi, la sua opera è oggetto di culto in tutta l’America Latina, e lui stesso si è trasformato in un’autentica leggenda.
La isla en peso comprende tutta l’opera poetica di Piñera, riordinata dall’amico scrittore Antón Arrufat, secondo le indicazioni dell’autore, in due sezioni: La vida entera (1968), con le poesie giovanili, e Una broma colosal (1988), pubblicato postumo, contenente le poesie scritte negli ultimi anni della sua vita. Al termine il curatore ha inserito alcune poesie che Piñera non ha mai ripudiato e che completano il corpus della sua opera lirica (Poemas desaparecidos).
Virgilio Piñera si considerava un poeta segreto, diceva ironicamente che era un “poeta occasionale”, e non voleva diffondere in pubblico le sue composizioni. Malgrado ciò, la lettura dei suoi versi ci permette di comprovare la grandezza della sua opera poetica, al tempo stesso incredula e appassionata, barocca e colloquiale, essenzialmente incentrata nel dibattito lacerante tra vita e letteratura. Come dice Arrufat, questa dicotomia si manifesta «nell’apprezzamento del corpo umano al di sopra dell’anima, della realtà senza ornamenti e della ricerca del momento vitale prima delle considerazioni etiche, religiose, filosofiche». Solo nella sua ultima tappa Piñera sembra recuperare il valore della letteratura e dell’artista, che considera creatore supremo di qualcosa di decisivo per l’uomo, interprete necessario, anche se ripudiato o mutilato, dell’irrealtà del reale.
Virgilio Piñera nacque a Cardenas, Cuba, nel 1912 e morì nel 1979 all’Avana, emarginato dal regime castrista, che per colmo di contraddizione, nel 2012, organizza grandi eventi per commemorare il centenario della sua nascita. Tipico dei regimi dittatoriali appropriarsi di autori aborriti in vita, normalizzandoli nel solco governativo. Visse dodici anni in Argentina, dove collaborò alla rivista Sur e fu amico di personaggi così diversi tra loro come Witold Gombrowicz, Borges o Bioy Casares, e dove pubblicò anche il suo primo romanzo, La carne de René (1952, edito in Italia, ma introvabile). Oltre che come poeta è celebre per le sue opere di teatro Electra Garrigó, En esa helada zona, Falsa alarma, Dos viejos pánicos. Eccellente narratore breve con titoli come Cuentos fríos e buon romanziere: Pequeñas maniobras (1963) e Presiones y diamantes (1976). In Spagna è stato pubblicato nel 2000 un volume con i suoi Cuentos completos. In Italia è tutto inedito.