È stata pubblicata sul sito web Patto Civico per la Lombardia la composizione del 'comitato promotore', che qui di seguito riportiamo:
Comitato promotore
del Patto Civico per la Lombardia
Stefania Bonaldi, Sindaco di Crema
Daniele Bosone, Presidente della Provincia di Pavia
Virginio Brivio, Sindaco di Lecco
Lorenzo Guerini, Sindaco di Lodi
Mario Lucini, Sindaco di Como
Alcide Molteni, Sindaco di Sondrio
Alessandro Pastacci, Presidente della Provincia di Mantova
Monica Pietropoli, Assessore a Novate Milanese
Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano
Roberto Scanagatti, Sindaco di Monza
Sara Valmaggi, Vicepresidente Consiglio regionale della Lombardia
Piero Bassetti
Nando Dalla Chiesa
Pia Locatelli
Luigi Arturo Bianchi, Docente Universitario
Lella Brambilla, Associazionismo del volontariato sociale
Stefano Caserini, Esperto di questioni ambientali
Luisella Fazzi, Associazionismo delle persone con disabilità
Rosa Fioravante, Associazionismo studentesco
Adriana Geppert, Rsu Alcatel-Lucent
Maryan Ismail, Esperta di immigrazione
Loredana Leoni, Presidente Associazionismo del mondo scolastico
Gianna Martinengo, Associazionismo dell’imprenditoria femminile
Gianni Mazzoleni, Associazionismo artigiano
Manlio Milani, Presidente Associazione Famiglie Vittime P.za della Loggia Brescia
Emilio Molinari, Comitato per l’acqua pubblica
Felice Romeo, Terzo Settore
Sabina Siniscalchi, Associazionismo Banca Etica
Fausto Tagliabue, Impresa sociale e formazione professionale
Eleonora Voltolina, Portavoce Repubblica degli Stagisti
Nicola Zanardi, Imprenditore dell'innovazione
Per quanto riguarda 'le regole', il predetto sito riporta: «In attesa della definizione delle nuove regole, di cui si doterà il Patto Civico, si assicura la validità anche ai requisiti sino ad ora richiesti ed eventualmente conseguiti per la presentazione delle candidature». Dopo le ore 20:00 di oggi si potranno pertanto conoscere i nominativi di quanti hanno presentato la candidatura ai sensi del previgente regolamento (come riportano i giornali di oggi, già si sa che anche il consigliere regionale PD uscente Bruno Pizzul, dopo Civati e Cavalli, ha ritirato la propria decidendo di non presentare le firme raccolte. «Per non indebolire la candidatura di Ambrosoli», ha dichiarato).
Si registrano intanto i primi commenti sul procedere dell'iniziativa. Nella serata di ieri Novità Settegioni PD, la newsletter settimanale del gruppo consiliare PD in Regione Lombardia, così scrive nelle conclusioni dell'editoriale (“La nuova Lombardia nasce dal basso”):
«[...] il centrosinistra può registrare alcuni significativi passi avanti.
Nel giro di pochi giorni, con la disponibilità dell'avvocato Umberto Ambrosoli, il campo si è allargato con l'ingresso, già da mesi auspicato dal PD, di significative e indispensabili forze del civismo lombardo.
Si riparte dalle primarie e, per giunta, da primarie promosse da un novero di soggetti che va al di là dei partiti dell'attuale centrosinistra regionale. Un passo importante verso la costruzione di un'alternativa che ha il compito di aggregare tutti coloro che in questi anni si sono sentiti lontani, poco rappresentati e, magari, anche traditi da Formigoni. Un presidente che ha progressivamente perso molto del suo iniziale smalto innovativo e, soprattutto negli ultimi mesi, anche parecchio contatto con la realtà lombarda, asserragliato com'era nel suo celeste trentaseiesimo piano di Palazzo Lombardia.
La nuova Lombardia nasce dal basso, dalla costruzione di un programma condiviso, dalla partecipazione di forze diverse per provenienza geografica e ideale a una sintesi che possa davvero far voltare pagina alla regione.
I primi passi sono sempre i più impegnativi e delicati, ma la strada crediamo sia davvero quella giusta. Il Pd è consapevole delle sue responsabilità e, a partire dal suo gruppo regionale, giocherà fino in fondo questa importante partita».
Più o meno alla stessa ora Giuseppe Civati, consigliere regionale PD recentemente candidatosi a Segretario nazionale di quel partito in vista del congresso 2013, ha pubblicato sul suo blog [ciwati] il seguente post, ripreso poi questa mattina (senza qualche parentesi) da Giulio Cavalli, consigliere regionale SEL e a suo tempo eletto nell'Italia dei Valori:
«Ma se…
Le elezioni regionali dovessero essere accorpate alle elezioni politiche e si andasse a votare verso la fine di marzo (o alla metà del mese), non sarebbe il caso di spostare la data delle primarie del patto civico a cui il centrosinistra ha deciso di aderire (trasformando le proprie primarie, ritenute troppo “di partito”), attualmente previste nei giorni immediatamente precedenti le festività natalizie (e subito dopo i due turni delle primarie nazionali), e celebrarle a metà gennaio, dando tempo e modo ai cittadini di informarsi e partecipare attivamente alla costruzione del programma del centrosinistra (volevo dire: patto civico)?
Con l’occasione, i partiti che fossero interessati a promuoverle, potrebbero anche indire le primarie per i parlamentari, richieste da più parti, che renderebbero ancora più alto il momento del confronto e della partecipazione.
Si può fare? A mio modesto avviso, si dovrebbe».
È evidente che basta volerlo e le primarie per i candidati al Parlamento possono essere tenute anche il 15 dicembre. (Red.)