Ci sono “botti” e “botti”, quelli luminosi di capodanno, quelli festosi delle bottiglie di spumante, ma anche quelli meno piacevoli come quelli che possono capitare su un circuito di moto. Questo è quello che è successo nella penultima gara di stagione a Luca Volontè, giovane punta di diamante del motociclismo di velocità non solo tiranese ma nazionale che ha dato dovuto subire uno stop alla serie di ottimi risultati messi in cascina nel 2006 dopo una caduta.
Un pollice bendato, una caviglia impacchettata e qualche sano dolorino alle costole non hanno tolto il sorriso al biondo pilota, che ha raccontato del recente e spettacolare incidente, per fortuna finito senza gravi conseguenze per nessuno.
Un po’ di sfortuna per una stagione iniziata un po’ per caso, dopo che, nonostante gli ottimi risultati degli ultimi anni e la grande impressione destata nei tecnici, Luca era rimasto senza destriero rombante da lanciare sui circuiti italiani. Contattato dalla scuderia bolognese Pro.Con. alla vigilia della prima gara di stagione del campionato italiano di velocità a Monza, Luca ha subito dimostrato di che stoffa è fatto, adattandosi e adattando il mezzo nelle giornate di prova per stupire con un ottimo terzo posto finale. Poca fortuna al Mugello nella seconda tappa del circuito, una caduta nelle prove ha relegato il pilota tiranese nelle retrovie ma in gara il buon passo dimostrato ha permesso la risalita fino alla decima posizione finale, una quindicina di posizioni più in alto che alla partenza.
L’esordio sulla pista di Vallelunga, mai toccata prima, nella terza gara dell’anno non è stata certo facile, nonostante problemi di telaio e mancanza di riferimenti lungo il percorso e nel cronometraggio il giorno della gara si partiva a metà della griglia, ma un po’ con mestiere, un po’ con il solito polso ben piegato in giù che molti gli riconoscono alla bandiera a scacchi il valtellinese si era fatto precedere da soli quattro altri piloti. In estate due tappe sul circuito preferito… per i “numeri”: Misano. Nella prima prova a luglio una scelta sbagliata delle gomme ha condizionato il tempo, relegando Luca in dodicesima posizione, ma quando la pista chiama si risponde, si spinge forte e uno dopo l’altro si cerca di macinare avversari. Detto fatto e al termine della prova ancora un ottimo podio, con il terzo posto.
Il patatrac nell’ultima prova a fine agosto, la seconda di fila sempre sul circuito dell’Adriatico, un equivoco o una disattenzione da parte dei commissari di gara ha rischiato di fare un bel disastro. In breve, una moto ferma sulla prima fila della griglia, un braccio che si alza, ma che forse chi doveva non vede, il via e centinaia di cavalli vengono scaricati sull’asfalto, chi vede l’ostacolo lo evita, chi viene da dietro come Volontè e si vede aprire il ventaglio di moto di fronte può evitare il peggio solo con la fortuna. La dea bendata al momento era distratta e Luca con un rapido prima-seconda e quasi terza si trova a 140 all’ora sulla schiena del pilota fermo. Un incidente degno di un film d’azione americano, ferraglia sparsa qua e la, ma la fortuna, forse risvegliata dal rumore dei motori, butta un occhio sulla pista e la salute di tutti è salva. Né morti né feriti solo un bel sospiro di sollievo e un logico ricorso per chiarire le responsabilità dell’accaduto.
Nel mentre Luca gentilmente scortato dalla fidanzata si aggira serafico per Tirano con un pollicione a mo' di pirata, nero bendato, e il consueto sorriso gentile su una faccia da bravo ragazzo, tanto bravo da riconoscere e ringraziare i molti amici che gli stanno vicino in questa avventura sportiva e gli sponsor che permettono al sogno di proseguire. Ultima gara della stagione? A Imola il 24 settembre. Luca ci sarà? Ai posteri… ma come dice il dottor Costa…
Andrea Gusmeroli
(da Tirano & dintorni, settembre 2006)