«Le prossime elezioni saranno una truffa, ecco perché chiederemo all’Osce di intervenire e monitorare il processo elettorale che nel nostro Paese si prefigura illegale in tutte le sue fasi», ha dichiarato oggi il segretario Mario Staderini nella sua relazione in apertura dell’XI Congresso di Radicali Italiani.
«L’Italia è diventata a livello internazionale l’esempio di come uno Stato può violare in maniera strutturale i diritti dei propri cittadini. Si parla tanto di Terza Repubblica, ma la nostra Repubblica è da sessant’anni uguale a se stessa per la violazione sistematica di tutte le leggi scritte: dalla Costituzione alle leggi ordinarie, dalle legislazioni internazionali ai regolamenti comunali. Con le istituzioni indifferenti rispetto ai furti di democrazia e alla flagranza criminale dello Stato italiano».
«Il nostro», continua Staderini, «è lo Stato più condannato per violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo dopo la Turchia, in particolare per irragionevole durata dei processi. È primo per numero di sentenze non eseguite e ha il più alto tasso di sovraffollamento carcerario dopo la Serbia».
«È questa la consapevolezza che ci distingue come Radicali e che ci rende indigesti. Per questo siamo mobilitati per portare il Caso Italia davanti alle giurisdizioni internazionali. Per, attraverso l’amnistia, far ripartire la giustizia e riportare la legalità nelle carceri, e restituire i diritti civili a tutti i cittadini. Una proposta di riforma strutturale per la quale si è schierata anche la Conferenza Episcopale Italiana, silenziata dall’informazione proprio come i Radicali, e il mondo dell’accademia, con decine di costituzionalisti che hanno chiesto al Presidente della Repubblica di ricorrere allo strumento del messaggio alle Camere su quella che lui stesso ha definito “una prepotente urgenza”».
«Ma il presidente, invece di fare un messaggio alle Camere per affermare che amnistia e indulto sono indispensabili per interrompere il grave stato di illegalità, vuole farne uno per chiedere di modificare la legge elettorale, il che violerebbe gli standard europei sul principio di stabilità delle leggi elettorali», ha osservato il segretario di Radicali Italiani, che descrivendo l’attuale panorama politico ha aggiunto: «A Luigi Zingales e a gli altri di “Fermare il Declino”, che oggi si dicono pronti ad allearsi con chi si dica d’accordo con quelle riforme che sono la nostra storia referendaria, rispondo: parliamone».
Stralci dalla relazione di apertura del Congresso di Radicali Italiani
in corso a Roma presso l'Hotel Ergife fino al pomeriggio di domenica 4 novembre
(fonte: Radicali.it, 01/11/2012)