Mi accorgo che in fin dei conti ho sempre sopravvalutato Berlusconi: ogni volta ho cercato un significato politico (cioè che parte dall'appartenenza a una polis) nei suoi gesti, per scomposti che fossero.
Per fermarmi al governo Monti, avevo pensato che lo avesse accettato, perché non sapeva più che fare con la crisi, che comunque pensasse che un certo periodo di minore esposizione gli avrebbe consentito di puntare al Quirinale dopo Napoletano, e che favorire un interventismo da repubblica presidenziale gli avrebbe spianato la strada per fare una repubblica presidenziale guidata da lui, e che avrebbe dovuto favorire un Monti bis per evitare d trovarsi Monti candidato al Quirinale. Tutte manovre troppo nobili, mi rendo conto.
Dalle sue per ora ultime reazioni risulta invece che non si è ribellato alla costituzione del governo Monti perché pensava che avrebbe favorito la sua lunga impunità, prolungando i processi fino alla loro decadenza. Appena una sentenza è stata pronunciata lo stesso, ha trovato che il governo Monti è pericoloso, che bisogna buttarlo giù ecc. Una simile spropositata opinione di sé non l'ho mai vista in nessuno e sì che di persone ambiziose ne ho conosciute!
Lidia Menapace