Il giorno 20 ottobre 1935 veniva inaugurato il Regio Museo di Spina, oggi Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, un’Istituzione che intende porsi sempre più quale luogo di aggregazione per la comunità civica e per la società civile più ampiamente intesa, momento di elaborazione dei valori identitari e comunitari attraverso una riflessione attenta e intelligente sul passato, sostenendo fermamente l’inscindibilità del binomio memoria e ricerca.
Nel perseguire tali intenti il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara celebra il suo 77° anniversario ed è lieto di invitare tutti all’esposizione e all’incontro su “Archeologia e Fascismo a Ferrara mentre la radio suonava Jazz” che si terrà alle 16:30 di oggi, sabato 20 ottobre, nella Sala delle Carte Geografiche nella sede del Museo in via XX settembre 122 a Ferrara.
Interverranno i relatori:
Mario Cesarano, L’introduzione del Jazz in Italia: le contraddizioni del regime
Caterina Cornelio, Il Regio Museo di Spina: un esempio di tutela e di valorizzazione
Filippo Maria Gambari, Pietro Barocelli: i rapporti tra Soprintendenze e potere nel Ventennio fascista
Antonella Guarnieri, Il fascismo ferrarese e la cultura: tra ricerca del consenso e slancio intellettuale
Chiara Guarnieri, La finzione di una Ferrara romana: il sarcofago delle Poste Centrali
Valentino Nizzo, Etruscità e Fascismo
Paola Salvatori, Romanità e Fascismo
Chiara Toschi Cavalieri, La battaglia non vinta
e i musicisti:
Salvatore Alberghina, batteria
Pino Cesarano, sassofono
Danilo Colloca, chitarra
Cinzia Magri, voce
Roberto Manuzzi, sassofono
Valerio Rizzo, pianoforte
Raffaele Scalon, contrabbasso
Annalisa Vassalli, voce
Brani: Maramao perché sei morto; Pippo non lo sa; Silenzioso slow; Mille lire al mese; Camminando sotto la pioggia.
Nel corso dell’evento l’associazione Soroptimist consegnerà un dono quale segno della collaborazione intercorsa con il Museo.
Con l’immancabile collaborazione
dell’associazione Bal’danza e del Gruppo Archeologico Ferrarese (GAF)
Arte Antica
Comune di Ferrara