Te ne andasti dalla patria senza mai dimenticare il suo odore,
l’odore della patria è l’incenso che brucia nelle strade conosciute.
I soldati non hanno niente a che vedere con la patria
(sebbene la patria sia riparata da scudi, inni, soldati e bandiere)
perché la patria è l’ombra sotto una ceiba,
la bella donna che passa,
la nonna che ti offre il caffè alle tre del pomeriggio.
Félix Luis Viera, scrittore e poeta cubano, esiliato in Messico, autore de La patria è un'arancia (Il Foglio Letterario, 2011), da me tradotto, afferma: «La reforma migratoria solo rebaja los gastos de los cubanos, pero todo lo demás es igual: no hay libertad ni para salir ni para regresar». La traduzione è semplice: «La riforma migratoria serve a far spendere meno denaro ai cubani, ma tutto il resto è uguale: non esiste né la libertà di uscire dal paese né di rientrare in patria». (Gordiano Lupi)
La vignetta di Garrincha stigmatizza i limiti della nuova legge migratoria. (illustrazione allegata)
Raúl: – Bene, te ne puoi andare, non sei medico.
Cubano pensa: “Anche tu...”