Con la sentenza di oggi (cfr. Corriere della Sera.it, Cronaca Milano: “Firme False, Formigoni condannato...”, ndr) si è quantomeno riparato al tentativo formigoniano di ledere a reti unificate e senza possibilità di replica l'onore dell'unica forza politica che si è sempre battuta per la legalità delle elezioni: il Partito Radicale.
Se fossimo in una democrazia e in uno Stato di diritto, ora ci dovremmo aspettare che finalmente dopo oltre due anni e mezzo siano anche annullate quelle elezioni regionali del 2010 totalmente illegali, in ragione della truffa elettorale che noi Radicali abbiamo scoperto, costringendo la giustizia a occuparsene.
Purtroppo siamo invece in un Paese, l'Italia, dove bisogna aspettare anche 6-7 anni per ottenere giustizia ed è esattamente questo su cui fanno conto Formigoni, Alfano e Maroni. Sono infatti PdL e Lega a adoperare ogni tecnica dilatoria per impedire che la truffa elettorale sia sanzionata prima che Formigoni abbia lasciato il suo posto di Presidente abusivo.
Noi Radicali continueremo questa battaglia e domani chiederemo di costituirci parte civile nell'udienza preliminare davanti al Tribunale Penale di Milano per la falsificazione delle firme elettorali, contro Podestà e i quindici autenticatori del PdL.
Marco Cappato (Radicali – Federalisti Europei al Comune di Milano)
Lorenzo Lipparini (Lista Bonino – Pannella Milano)