C'è un trenino che per decenni ha collegato la Valle di Cogne a quella centrale di Aosta. Serviva per portare il minerale allo stabilimento siderurgico della piana, ma è stato usato in tutte le emergenze, comprese quella dell'alluvione del 2000 e della grande nevicata del 2008, per portare soccorso e medicine a una valle isolata dal maltempo che aveva cancellato le strade e impediva agli elicotteri di atterrare.

Al tempo della Repubblica partigiana di Cogne portò a valle i combattenti per la libertà e riportò a casa i corpi dei giovani morti per la libertà e nei primi anni del dopoguerra servi a trasportare i primi turisti a Pila dove un gruppo di giovani amanti della montagna aveva aperto un albergo-rifugio.

Oggi, dopo averci buttato dentro 30 milioni di euro per mettere a norma la ferrovia del Drinc e renderla funzionale al trasporto passeggeri, gli insipienti amministratori regionali della Valle d'Aosta hanno lasciato il lavoro a tre quarti e deciso di togliere i binari. Cogne si è ribellata a questo scempio e l'amministrazione comunale ha deliberato di acquistare gli 11 chilometri di galleria.

Nel frattempo sono state raccolte centinaia e centinaia di firma perché il trenino del Dric diventi “luogo del cuore” del FAI e la lotta dei cogneins arrivi all'opinione pubblica nazionale.

Chiedo a tutte e tutti di aiutare questa campagna di sensibilizzazione (entro fine ottobre) che può decretare la vita a la morte della memoria storica e della possibilità di futuro di questa bellissima e particolare vallata valdostana.

Se non l'avete ancora fatto, andate sul sito del FAI, i luoghi del Cuore 2012, cliccate sulla scritta “VOTA”, selezionate la provincia “Aosta”, il comune di “Cogne”, la tipologia “ferrovia storica” e votate per la “ferrovia del Drinc”. Oppure firmate l'apposita cartolina del FAI che trovate in tutte le filiali della Banca San Paolo. È un gesto piccolo che vale moltissimo.

Se siete d'accordo potete inoltrare questa comunicazione ai vostri conoscenti. Grazie.

Maria Pia Simonetti