Il tempo dell'umanità è passato
fra le sue dita, polvere d'anima
e cenere d'ossa
nelle clepsamie di mezzanotte
e dell'alba.
Fu schiavo della morte,
nelle fosse del nulla.
Le sue mani artigliarono
maniglie e graticole
nella casa di Samael.
È morto in un giorno di eroi,
lui che abbracciò le vittime
deformate, annientate dal gas.
Preghiamo perché niente
lo riporti più al campo
e perché la memoria dei suoi occhi
non sia dimenticata.
Roberto Malini, 2 ottobre 2012