Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Grazia Musumeci. E venne giù la collina
01 Ottobre 2012
 

– Ho voglia di fotografare... andiamo alla festa del Santo con Toni e gli altri?

– Perché invece non andiamo a Giampilieri? Oggi è un anno da quando c'è stata la frana... è solo a un'ora di macchina da qui. Andiamo a guardare con i nostri occhi che cosa è successo.

– Dai, ci sto!

È iniziata così, il 1° ottobre 2010, ad un anno esatto dalla tragedia di Giampilieri (alluvione, frana della collina, 37 morti tra cui molti bambini), il cambiamento di vita di due ragazze. Due amiche all'avventura, macchina fotografica tra le mani, che andavano “tanto per far foto”.

Ma quando si arriva a Giampilieri, alle porte di Messina, a quel che rimane della via Puntale... cumulo di macerie dove un tempo esisteva un villaggio e un arco del Settecento... non si possono far foto “tanto per fare”. La tragedia la respiri, ti entra nelle ossa. E ti stravolge la vita per sempre.

Le fotografe spavalde hanno paura a tirar fuori la macchina fotografica, perché improvvisamente Giampilieri non è solo “un posto”, ma una scia di anime spazzate via dalla furia della natura.

Dissero che era colpa dell'abusivismo (falso!).

Dissero che era un fatto di cronaca come un altro (falso!).

Dissero che avrebbero pagato per quei danni (falso!).

Giampilieri era ancora lì, ferita a morte, con i nomi delle vittime scritte sui muri e i pupazzetti dei bambini sbattuti dal fango a 6 metri di altezza, sul filo del telefono all'angolo della via. Giampilieri aveva bisogno di parlare... e ha parlato. La gente ci fermava per strada, raccontava, racconta ancora oggi se ci andate. A tre anni di distanza. E lo farà per i prossimi cento anni.

E all'improvviso la macchina fotografica non era più un passatempo della domenica... era il megafono per dar voce a questa gente dimenticata, per cui nessuno fece appelli dagli schermi del TG5. Era il megafono di vecchi e bambini che spalavano, vanga in mano, senza tanto clamore e pubblicità. In silenzio, con dignità. E noi lì, a testimoniare.

Siamo tornate altre volte a Giampilieri, dopo allora. E ogni volta quel paese ci entrava nel sangue un pochino di più. Viviamo lontano... a Catania, ad Acireale, a Riposto ... ma ogni volta che torniamo lì ci sediamo con la gente del paese e ricordiamo con loro. Come se ci fossimo state anche noi. Perché chi ha camminato per quel che resta di via Puntale, come noi, rimane a Giampilieri per sempre. (grazia musumeci)

 

 


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy