Dopo anni di lavoro, è stato dato alle stampe, in quest'ultimo scorcio d'estate, il primo libro mai pubblicato in provincia di Sondrio interamente dedicato ai valtellinesi e valchiavennaschi che hanno servito la patria nella Marina Militare.
L'idea, concretizzatasi dopo anni di ricerche, è venuta a Giorgio Gianoncelli, oggi pensionato, in età giovanile marinaio per vocazione, nato con la divisa cucita sul cuore.
Marinai delle Alpi Centrali. La lunga linea blu della provincia di Sondrio ripercorre la vita, le scelte, i sacrifici e le conquiste, di uomini nati in montagna e approdati al mare spinti dal desiderio di misurarsi con il nuovo e con il diverso; seppur in modo diverso, ciascuno di loro si è messo alla prova dando il proprio prezioso contributo alla Patria in tempi in cui questo richiedeva, forse più che mai, grande audacia, enorme coraggio e infinita determinazione.
Non sarebbe facile trovare materiale e scrivere di giovani nati al mare e distintisi fra gli Alpini; al contrario non mancano gli spunti, dall'Unità d'Italia ai giorni nostri, fra le storie, avvincenti e drammatiche, dei molti che, cresciuti all'ombra di vette ardite e non di rado ostili, si sono spinti in ogni angolo del mondo solcando mari spesso inospitali e quasi sempre travagliati da conflitti laceranti.
Forse il tratto comune che emerge in periodi e in modi diversi dalle acque divenute terreno di battaglia, grazie all'analisi e alla passione dell'autore, non semplice testimone ma protagonista di una scelta di vita altrimenti impossibile da scandagliare, è proprio quello che distingue da sempre il popolo valtellinese: quella capacità innata, scritta nel patrimonio culturale, affinata di padre in figlio, di generazione in generazione, che porta a cercare e trovare un approdo anche, e forse soprattutto, laddove l'impresa si rivela maggiormente difficile.
Affiorano così, fra fotografie commosse e commoventi, fra le riproduzioni dei fogli matricolari, tra le medaglie e le immagini di lapidi e cippi alla memoria, la caparbietà e l'ingegno, la lungimiranza e l'umiltà, il silenzio e la pazienza.
Se l'amor patrio non può essere insegnato, Gianoncelli insegna, con l'esempio e con la sua pubblicazione, che i sentimenti e i principi di chi ha lasciato le proprie radici montanare per affrontare il mare, possono essere testimoniati e trasmessi; la scelta di vita degli uomini, e in anni recenti delle donne, che dalla Valtellina e Valchiavenna si sono fatti onore in Marina, racconta l'onore delle comunità locali, storie di famiglie e paesi che hanno saputo esprimersi al meglio anche nei momenti più bui.
In 400 pagine, passo dopo passo, vicenda dopo vicenda, ritratto dopo ritratto, l'autore ci ricorda (e il bisogno è grande in questo momento storico) che le crisi sono prima di tutto quelle che colpiscono i valori e capisaldi della nostra civiltà.
Il lungo peregrinare fra archivi privati e militari, ha permesso a Giorgio Gianoncelli di restituire non solo alla provincia di Sondrio, ma ad un'Italia scoraggiata dalle pesanti difficoltà economiche e occupazionali, un'eredità di inestimabile valore che non è solo mero ricordo e giusto riconoscimento di meriti e conquiste, ma soprattutto patrimonio incorruttibile da difendere e preservare, al quale guardare e a cui affidarsi per rimettere il timone nella giusta direzione.
Enrica Praolini