Genova – Ieri a Genova, dalle 10 alle 17, si è tenuto presso il Teatro della Gioventù il convegno “Punto d'ascolto UNICEF”, con la proiezione in prima cittadina del film La canzone di Rebecca. Il Presidente nazionale dell'UNICEF Giacomo Guerrera ha illustrato nel suo discorso il ruolo che oggi ha l'UNICEF nel mondo, un ruolo che - numeri alla mano - gli consente di salvare ogni anno, attraverso una serie di interventi socio-sanitari e umanitari mirati, milioni di bambini, nonostante le enormi difficoltà di relazione con le istituzioni di paesi in guerra o crisi umanitaria. Quindi ha focalizzato il suo intervento sul tema specifico del convegno: il ruolo del Garante UNICEF, che ha definito come «un ponte fra la realtà dei bambini e degli adolescenti, le loro famiglie e la scuola». Sono seguiti gli interventi dei Presidenti provinciali Franco Cirio (Genova, che ha anche presentato la giornata), Colomba Tirari (Imperia) e Francesco Parino (Savona), di alcune autorità cittadine (fra le quali il vicesindaco di Genova Stefano Bernini), di noti artisti e intellettuali genovesi.
Al Teatro della Gioventù abbiamo assistito a un incontro che non è esagerato definire “storico”, sia per l'importanza del ruolo del Garante UNICEF, che offrirà tutela crescente ai diritti del bambino e dell'adolescente, sia per l'attenzione che l'UNICEF ha ribadito riguardo alla necessità di dedicare importanti energie ai bambini Rom nel loro contesto familiare.
Nel primo pomeriggio, dopo un pranzo tipico basato sulla gastronomia locale, proiezione del film La canzone di Rebecca, che ha coinvolto ed emozionato il pubblico. «È un film importantissimo», ha detto una Garante UNICEF al regista Roberto Malini, presente in sala con alcuni dei protagonisti del lungometraggio, «perché risponde a tante domande che si pone chi non conosce bene le difficoltà quotidiane che un bambino Rom deve affrontare, circondato non solo da razzismo, ma anche da ostacoli sociali, sanitari e di rapporti con le istituzioni». Il Presidente Guerrera e il Presidente Cirio hanno annunciato che l'UNICEF porrà il film in un ruolo fondamentale nelle sue campagne informative riguardanti Rom e Sinti in Italia. Malini, regista del film e difensore dei diritti umani, ha spiegato come il film, che è una vera testimonianza sulla vita quotidiana dei ragazzi Rom, sia nato proprio per avvicinare, senza retorica, i cittadini e soprattutto gli studenti, a un popolo che da ottocento anni contribuisce allo sviluppo della cultura e della società europee, resistendo con coraggio e spirito di pace alle innumerevoli vessazioni subite e ancora in atto.
Il dibattito successivo alla proiezione è stato molto interessante. Vi hanno partecipato i Presidenti UNICEF, il regista, la giovane Rom Medisa, il presidente dell'associazione RomAnticamente Sergio Cizmic (artista e figura di riferimento nell'ambito dei diritti dei Rom e della loro cultura a Genova), Daniela Malini (da tanti anni collaboratrice dell'UNICEF e qui anche nella veste di responsabile di produzione del lungometraggio), tanti amici dei bambini e dei diritti umani.
Daniela ha presentato la campagna “Io come tu” dell'UNICEF Italia e ha parlato dei tagli alla cultura che renderanno ancora più difficile la crescita espressiva dei ragazzi di tutte le culture, senza i linguaggi dell'arte, della musica, del teatro, della poesia. Presidenti dell'UNICEF e il regista hanno presentato, infine, il libro fresco di stampa L'arcobaleno di Rebecca (UR Editore 2012), l'emozionante taccuino di viaggio di Rebecca Covaciu, che racconta la sua giovane vita con le parole e l'arte.
Gruppo EveryOne
Nella foto, da sinistra: il Presidente provinciale UNICEF Franco Cirio, Roberto Malini e il Presidente nazionale UNICEF Giacomo Guerrera con il film in DVD La canzone di Rebecca e il libro L'arcobaleno di Rebecca