Lunedì , 25 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Notizie e commenti
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Lina Porta. Il diritto di avere diritti
04 Settembre 2012
 

Una nostra socia ci ha inviato il racconto di un’esperienza estiva da lei vissuta con i propri figli. Questo racconto ci pare possa rappresentare anche il pensiero della nostra associazione che, da ben 11 anni, lotta per concretizzare nella realtà di tutti i giorni i valori fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, in primo luogo nella scuola. Scuola anche come simbolo di valori e di diritti, di tutti. (Associazione Scuola e Diritti, Morbegno)

 


IL DIRITTO DI AVERE DIRITTI

 

 

...una sera di luglio sono andata con i miei figli a vedere il film Diaz

 

– Ma sono veri? Perché si sono comportati così? – mi hanno chiesto.

Di fronte a queste domande, apparentemente così semplici, ho avuto grandi difficoltà a rispondere.

La difficoltà maggiore è stata quella di non poter offrire loro un finale semplice e logico (a volte illogico ma congruente alla storia) come quello delle fiabe che hanno letto fino a ieri. Mi avrebbe aiutato poter loro dire che sì, è tutto vero, quello che hanno visto è successo veramente, ma è stato sbagliato, è stato un grave errore e chi lo ha commesso ha pagato... quei signori sono stati sospesi, non fanno più i poliziotti, i medici, gli infermieri.

Mio figlio, il più piccolo, mi ha chiesto se la nostra Associazione, Scuola e Diritti, non avrebbe potuto protestare, manifestare nell'anniversario di quegli avvenimenti. In fondo, diceva, è successo in una scuola... voi vi occupate di questo, dello star bene a scuola.

Ecco, quello che forse mi ha colpito di più è questo: in una scuola, dove si educa, (dicono anche alla legalità)... dove si parla e ci si nutre di diritti, di diversità, di rispetto per sé e per gli altri e per la costituzione...

Lì si è sospesa la democrazia... come a Breslan.

E ho pensato che la dittatura, “garage Olimpo”, è dietro l'angolo e mi sono chiesta anch'io perché è potuto succedere e, mi sono detta, che avere definito l'accaduto “macelleria messicana” è stato un modo per allontanare il problema, di non riconoscerlo come nostro. Come quando chiamiamo mostro qualcuno che ci fa troppo paura e preferiamo non vedere l'umano di quel volto.

Tutto quello che ho visto in quel film mi era noto, ma la forza delle immagini è potente e i diritti violati sono un pugno nello stomaco... mai più? Non in mio nome?

 

La Cassazione il 5 luglio 2012 ha deciso che non ci furono innocenti quella notte, non lo fu chi agì la violenza sulle persone presenti nella “Diaz” e nella caserma di Bolzaneto, non lo fu chi le ordinò e poi cercò di coprirle. Ma il conto definitivo, grazie al gioco della prescrizione, lo pagano solo alcuni vertici della polizia. Anche Amnesty International ha sollevato dubbi e parla di «condanne tardive e pene che non riflettono la gravità dei crimini accertati».

Le sentenze che hanno, 11 anni dopo, colpito i vertici della polizia, hanno restituito un po' di senso alla parola diritto, ma la scritta finale del film che informa che la tortura non è un reato previsto nel nostro codice di procedura penale, pertanto non sussiste pena... mi ha riportato nel mondo del paradosso: se non c'è scritto non esiste, se non lo riconosco non c'è, è altro, è mostro, è macelleria messicana.

Mi conforta sapere che l'anziano Arnaldo Cestoro, presente al momento della sentenza, abbia dichiarato che «dopo 11 anni da suddito torno ad essere un cittadino».

Mi conforta sapere che un gruppo di poliziotti della questura di Bologna, decidendo di confrontarsi criticamente sugli eventi, ha organizzato un pubblico convegno nonostante una circolare del Ministero di P.S. vietasse agli agenti ogni commento sui film Diaz e Acab.

Ma non posso non chiedermi: Cosa c'è dietro l'angolo?

Possiamo esserci anche noi ad esigere rispetto, a chiedere il diritto, tutti i giorni, di esprimere voci, pensieri, dissensi, parole diverse. Perché i diritti, anche quelli più semplici ed elementari non sono acquisiti e scontati e di questo occorre esserne consapevoli.

È semplicistico pensare che le nostre società complesse e indebitate da crisi economiche, sociali ma anche di pensiero, possano aprirsi spontaneamente all'idea di uguaglianza e diritto sempre e comunque. Perché si riesca ad essere parte di un “noi”, di una identità collettiva, occorre che si crei, come scrisse Hanna Arendt, il diritto ad avere diritto.

Esistere politicamente non è affatto scontato (E. Balibar).

Per questo ho portato i miei figli a vedere Diaz, per questo ci sono andata.

Per ricordarmelo.

 

Lina Porta


Articoli correlati

  Gianfranco Cercone. “Sole, cuore, amore” di Daniele Vicari
  Annagloria Del Piano. “DIAZ” di Daniele Vicari
  Mattia Guastafierro. Giordana e Vicari: il cinema come momento di coscienza
  Uno dei poliziotti condannati insulta Federico Aldovrandi e la sua famiglia
  Claudia Osmetti. EutanaSIAlegale, una scelta di libertà
  PRNtt. 26 giugno. Manifestazione a Roma nella giornata mondiale contro la tortura
  Roberto Fantini. Strasburgo condanna l’Italia: torture alla Diaz
  Associazione Detenuto Ignoto. Per introdurre il reato di tortura nell'ordinamento italiano
  Reato Tortura. Bene richiesta Finocchiaro per introduzione
  Tortura. Il Governo accolga emendamento. Urgente introdurre il reato di tortura
  Vetrina/ Roberto Malini. Tortura
  Roberto Fantini. Stop alla tortura e verità per Giulio Regeni
  Reato di Tortura. L'Italia non può non introdurlo. Disegno di legge Poretti-Perduca
  Sondrio. I Radicali iniziano la raccolta firme
  Annagloria Del Piano. Alla Diaz ci fu tortura
  Elisabetta Zamparutti eletta rappresentante italiana al Comitato Prevenzione Tortura del Consiglio d'Europa
  Lo ius soli “tempe­ra­to” e “gli schiaffoni in Aula”, la tortura che diventa finalmente reato
  Luigi Manconi. Tortura: Presto convegno con sindacati di polizia più rappresentativi
  Patrizia Moretti. “Mio figlio massacrato dallo stato italiano”
  Sicurezza. Bocciato emendamento per introduzione reato di tortura
  Morbegno. “…e ancora Fischia il Vento”
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy