Come è noto, le associazioni ambientaliste WWF Valtellina e Valchiavenna, Legambiente (Como, Valchiavenna, Lario Orientale e Lecco) e L.A.C., con il sostegno del Cros di Varenna e di Arci Lecco e Sondrio, di fronte al permesso di costruire rilasciato il 1° giugno dal Comune di Gera Lario nella riserva del Pian di Spagna vicino agli argini dell’Adda, al lago di Como, al canale Borgofrancone, in un’area di grande pregio per la biodiversità e il sostentamento agli uccelli stanziali e migratori, avevano presentato al TAR richiesta di annullamento della pratica, sospendendone l’efficacia al fine di non provocare danni irreversibili all’ambiente.
Ora, quando finalmente la Regione Lombardia ha accolto le sollecitazioni delle associazioni ambientaliste e ha approvato il 3 agosto u.s. il progetto di messa in sicurezza dell’ex discarica Falck/Cagiva, una potenziale “bomba ecologica” situata in altra parte della Riserva, il Tar Lombardia minimizza l’impatto delle nuove costruzioni che, vedi caso, una volta edificate, non potranno essere eliminate e quindi resteranno a memoria di un danno ambientale, pur di diversa natura.
L’esame del Tar, a nostro parere, non ha tenuto conto di tutti gli elementi di criticità elencati nel ricorso da noi presentato, tanto che non ha preso in considerazione che l’area interessata dalle nuove costruzioni è situata all’interno della fascia di esondazione dell’Adda e in zona protetta dalla convenzione internazionale RAMSAR, dove in entrambi i casi non dovrebbero essere permesse costruzioni se non per evidenti ed indifferibili esigenze di interesse pubblico.
Per questo proseguiremo nella nostra azione sia legale sia amministrativa presso la Regione Lombardia, affinché venga tutelata una zona di grande importanza, la cui violazione pregiudicherebbe la stessa funzione della Riserva proprio per il ruolo svolto nella difesa della biodiversità, della flora e della fauna, in particolare di molte specie di uccelli acquatici protetti.
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WWF Valtellina e Valchiavenna