ALBA DI NOZZE
Oggi la sposa
ha conosciuto un'alba diversa
misteriosa
un'alba lenta
timorosa
di aprire le porte della notte
Eppure un cielo rosazzurro
piano scintillava
ed era di sicuro un'alba allegra
di garofano e melagrana
Divampava – suono di timpani –
dalla finestra sui capelli
e sulla fronte alla sposa
pensieri a far capriole
sugli angoli assorti delle labbra
Un'alba come sorella
che confida il furore
segreto della condivisione
Sorelle, la rosa che si schiude
e l'alba
corrono insieme e ridono
del burbero sentiero e della ghiaia
che se stride, oggi è un canto
Oggi persino la civetta ammicca
abbaiano i cani del cielo
Fissa l'unicità del giorno
Avanza ora la sposa
piano
verso l'arco giusto del compimento
Domani intenso il cielo
sembrerà vorticare.
È l'alba
che danza in elica, insieme
a due destini
che s'avvolgono in uno
Annamaria Ferramosca
(in: Il versante vero, Fermenti Editrice, 1999)