Casini: “i matrimoni gay sono incivili
e contro natura”
(Dichiarazione riportata da diversi organi d'informazione, mai smentita dal “politico” in questione)
Non sono gay ma dovrebbe spiegarmi che è contro natura. Anche la medicina in quanto cura un ammalato o cerca di prolungargli la vita, e in Natura ciò non avviene, è contro natura?
Ah, Casini, Casini… che orrenda confusione tra natura e cultura! Eppoi, lei, proclamandosi cattolico, non dovrebbe sforzarsi di comprendere invece di scagliare anatemi? Ma conosciamo la sua coerenza, lei ha due famiglie o sbaglio? Ciò la Chiesa cattolica non lo ammette o sbaglio? Lo sa che anche lei, tanto moralista, come gli omosessuali, vive in stato di “permanente peccato”? Per un cattolico, so, che il comunicarsi, l’eucarestia, è il massimo cui aspirare, è una necessità, una esigenza dello spirito. Lei riceve l’eucarestia che dovrebbe sentirla indispensabile?
Tra poco festeggerà, se va così tal andazzo, le nozze d’oro con il parlamento. Da trent’anni circa, credo, sieda in tali banchi: quindi saliamo a ben tre matrimoni. Le assicuro che codesto ultimo matrimonio che celebrerà è quello che più mi preoccupa! Che originalità la nostra casta incollata a tali scranni e che si permette di discriminare, di “moralizzare”: un atteggiamento che non sopporto proprio. Forse impegnato così in parlamento e famiglie, a “rendere etica e coerente” la vita pubblica, non avrà certo il tempo di rileggersi un po’ la storia. Mi riferisco a Savonarola; credeva che la “sua” fosse la Morale con la maiuscola e dovesse redimere il mondo. A Firenze, glielo assicuro, c’è ancora la targa dove il frate domenicano venne arso vivo per ordine di Alessandro VI, papa gaudente e con famiglia anch’egli! Savonarola bruciò, da buon moralista, non so quante opere immortali (tra cui dipinti di Botticelli) di pittura e di filosofia.
Ah, deputato Casini, non giocherò sul detto latino nomen est omen, né glielo tradurrò visti i suoi meriti intellettuali, la sua immane cultura, ma si degni di spiegarci, a noi cives o sudditi(?) che significa esser «incivili». Se non erro era il portavoce di Forlani che abbiamo visto in tribunale a Milano ai tempi di Mani Pulite. Ecco, leggendo l’articolo su riportato, la sua insistenza a non volere nessuna alleanza con l’Italia dei Valori… Di Pietro le ricorda forse certi periodi traumatici. Le sono nel cuore. Mi illumini, non d’immenso, con la sua cultura e intelligenza ma non pensa che sia “incivile” che voi parlamentari percepiate non solo uno stipendio da nababbi ma privilegi inauditi? Che sia veramente incivile negare le differenze esistenti tra uomini (e da cattolico fervente e coerente con due famiglie, di certo obbedirà al credo che “tutti siamo figli di Dio”, o no?) anche in materia di orientamento sessuale?
Le ripeto, deputato Casini, ci dica la sua su Civiltà ed Inciviltà? Proseguendo la lettura dell’articolo, mai smentito, e riletti altri sulla stampa sempre inerenti le sue dichiarazioni, ha attaccato Berlusconi... Ma, santa coerenza, lei non appoggiò fermamente prima Forza Italia eppoi il Pdl? Strano il suo atteggiamento: contro il divorzio, contro ogni conquista dei diritti civili come il Testamento Biologico, il riconoscimento delle coppie di fatto etc. almeno è coerente, teoricamente.
Ebbene, visto che i cittadini italiani la mantengono e bene, tali risposte dovrebbe darcele in maniera esaustiva, visto che conosce i retroscena della cosiddetta politica, chiamiamola così. Per la sua coerenza in religione e in politica, le dedico un carme di Catullo (è il carme 93 come ben saprà) ...ma, attento, io non mi credo Catullo, ma lei non si creda Cesare!
«Nil mimium studeo, Caesar, tibi vellere piacere/ mec scire utrum sis albus an ater homo». Catullo non era per così dire molto “morale” come intende lei, ma certamente un grande. Ave atque vale.
Enrico Marco Cipollini