I pazienti ricoverati con diarrea e vomito nella provincia orientale di Granma sono oltre 6.000
La cifra dei casi confermati di colera nella provincia orientale di Granma durante il fine settimana è salita a 170, ma ci sono altri 8 pazienti “sospetti”, scrive la Red Cubana de Comunicadores Comunitarios citando informazioni diffuse dalla televisione provinciale. Secondo dati in possesso della dottoressa Ana María Batista, del Centro de Higiene y Epidemiología, i pazienti ricoverati per diarrea e vomito sono oltre 6.000. Tra questi, ben 322 sono entrati in ospedale questa domenica. Granma è una provincia composta da 13 municipi, ben 9 di loro hanno dovuto affrontare casi di colera. I municipi più colpiti sono Manzanillo e Yara. I malati ricoverati nei vari ospedali della provincia sono 59.
Sabato le autorità cubane hanno negato che l’epidemia abbia provocato altri morti e hanno detto che la cifra si mantiene stabile: tre adulti, come comunicato dodici giorni fa. Il Governo si è limitato ad ammettere «casi isolati in altre regioni del paese», ma ha aggiunto: «Sono persone che hanno contratto l’infezione a Manzanillo, casi sotto controllo, studiati e trattati secondo le ultime conoscenze mediche». Il comunicato governativo prosegue: «Le misure prese hanno fatto diminuire il rischio di contagio per trasmissione idrica, mentre non si registra diffusione della malattia per altre vie, compreso quella alimentare».
Organizzazioni e giornalisti indipendenti riferiscono che ci sono casi di colera in tutto il paese e accusano il regime di falsificare i certificati di morte con lo scopo di occultare la gravità dell’epidemia. La rete indipendente Háblalo sin miedo informa che le autorità hanno deciso di sospendere il carnevale di Manzanillo, previsto per il mese di agosto. Il carnevale è una ricorrenza molto sentita a Cuba che caratterizza il periodo più caldo dell’estate e il massimo afflusso di turisti sull’isola. Se la situazione non fosse grave, il governo provinciale della provincia di Granma non avrebbe preso una decisione così drastica.
Gordiano Lupi