L’edizione odierna del periodico digitale Diario de Cuba, riporta la dichiarazione di Ana Celia Rodríguez, membro delle Dame in Bianco, secondo cui ci sarebbero 29 casi mortali di colera sull’isola caraibica.
Fonti ufficiali legate alla sanità cubana confermano episodi di colera più o meno gravi a Guantanamo, Santiago de Cuba, Manzanillo (primo focolaio dell’epidemia), Bayamo, Santa Clara, L’Avana, Sancti Spíritus, Trinidad e Las Tunas.
Pare che l’epidemia sia partita da Haiti dove è impiegato molto personale medico e paramedico cubano per combattere i focolai infettivi. I medici dicono di evitare di consumare i frutti di mare, che quasi nessun cubano mangia, quindi il consiglio è rivolto soprattutto ai turisti. Fare bene attenzione a non consumare nessun tipo di pesce o mollusco crudo, ma bollire bene ogni prodotto che proviene dal mare. Importante fare attenzione all’acqua potabile, meglio bere acqua in bottiglia, ma se non è disponibile, portare a ebollizione l’acqua del rubinetto, quindi raffreddarla prima di consumarla.
Il governo non è propenso a diffondere informazioni su questa grave epidemia di colera, perché teme una ricaduta negativa sul mercato del turismo, fonte importante di reddito, che adesso vive il periodo di maggior afflusso.
Gordiano Lupi