«In riferimento ai colloqui intercorsi e al materiale prodotto riguardo la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo del Piano di Bianzone, individuata come area di cava per l’estrazione di inerti dal relativo Piano Provinciale (B8.ATEg71), il Consiglio di Amministrazione della scrivente Società, in data 13 giugno 2012, ha deliberato di condividere gli obiettivi del Comitato, consapevole che i 100 ettari di territorio ricoprono un importante ruolo nell’economia agricola del Comune di Bianzone». Con questa comunicazione firmata dal Presidente Emilio Rigamonti, il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina “Valtellina Che Gusto!” ha condiviso la volontà del Comitato Bianzone di tutelare l’area agricola del Ranèe e fermare il devastante progetto di cava.
Come si legge sul suo sitoWeb, il Multiconsorzio Valtellina CHE GUSTO! è preposto allo svolgimento di tutte le attività e le iniziative idonee a garantire la salvaguardia, la promozione e la valorizzazione dei prodotti a marchio tutelati dai Consorzi aderenti e di coordinare e supportare l’attività di promozione, valorizzazione, sviluppo dei consorziati, migliorandone la capacità commerciale, l’efficienza e i risultati economici.
Esso rappresenta in modo unitario e compatto sei Consorzi:
- Consorzio per la Tutela del Nome Bresaola della Valtellina;
- Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto;
- Consorzio Tutela Vini di Valtellina;
- Consorzio Tutela Mele di Valtellina;
- Consorzio per la Valorizzazione e Promozione della Dop Miele della Valtellina;
- Comitato per la Valorizzazione dei Pizzoccheri della Valtellina;
e ben sei prodotti a marchio di qualità: due IGP (bresaola e mele), due DOP (i formaggi Bitto e Valtellina Casera) e due vini DOCG (Valtellina Superiore e Sforzato), a testimonianza della ricchezza di questa meravigliosa terra che, nota e apprezzata per le sue valenze eno-gastronomiche, costituisce il fiore all’occhiello dell’offerta agroalimentare della Lombarda.
Dopo i singoli consorzi – a cominciare dal Consorzio Tutela Formaggi un anno fa – l’adesione del Distretto Agroalimentare di Qualità “Valtellina Che Gusto!” chiude il cerchio. Lo stralcio dal piano cave provinciale dell’area agricola del piano di Bianzone lo vuole l’agricoltura valtellinese tutta.
Possiamo dire senza enfasi che la Valtellina dice basta al consumo di suolo agricolo e vuole voltare pagina.
La Provincia e la Regione gestiscono il bene pubblico e non possono eludere le questioni poste con grande chiarezza dal comitato. Il primo passo lo deve fare la Provincia. Di fronte a un’adesione così straordinaria, chiediamo che l’Amministrazione provinciale, a cominciare dal Presidente Sertori, eserciti il suo potere per aprire un dialogo in cui si abbia il tempo di discutere e che si opponga a soluzioni di parte, confrontandosi finalmente con la nostra richiesta di stralciare dal piano cave l’area agricola del Ranèe.
Edj Polinelli
per il Comitato per la tutela e la valorizzazione
del territorio agricolo del piano di Bianzone