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Festa ecologica. “Che fine ha fatto”
03 Settembre 2006
 

Sul Gazetin del settembre 2004 abbiamo pubblicato un articolo dal titolo “Feste ecologiche e dintorni”. Con sottotitolo “Un altro episodio registrato a chiusura dell’anno scolastico in una scuola della nostra provincia”.

Per farla breve: Il primo giugno 2004, alla fine dell’anno scolastico, l’associazione ANA (Associazione Nazionale Alpini) organizza in un piccolo centro della provincia di Sondrio una festa di fine anno scolastico in collaborazione con l’Istituto Comprensivo locale e, come tema, sceglie l’ecologia. Nella circolare inviata dall’Istituto Comprensivo alle famiglie degli alunni, si parlava anche di un “momento spirituale” al quale era possibile non partecipare scegliendo un’attività alternativa (non meglio specificata). Dopo aver contattato il dirigente scolastico per un chiarimento al riguardo, si era deciso che due soci di Scuola e Diritti partecipassero alla festa ecologica per testimoniare l’evento.

Stando al racconto dei nostri soci la giornata ha avuto il seguente svolgimento: - ritrovo alle 11:00 alla chiesetta del paese; - pranzo con polenta e salsicce, al quale hanno partecipato oltre al dirigente scolastico e ai docenti delle classi interessate anche il sindaco, il presidente degli alpini, il medico del paese e il parroco; - momento spirituale in chiesa al quale la maggior parte dei bambini ha assistito, mentre una minoranza (circa 7 o 8 bambini che non frequentano l’insegnamento della religione cattolica) è rimasta fuori a giocare a tombola con un’insegnante (giocato per modo di dire perché il tutto è durato 10 minuti); - ore 14:00 rientro in classe per le lezioni pomeridiane.

Ci siamo chiesti quale significato didattico-educativo avesse l’organizzazione dell’intera manifestazione e poi nello specifico il senso di questo “momento spirituale” visto che, invece di unire e far condividere, ha finito per dividere i bambini all’interno di una scuola che è di tutti e non dovrebbe far sentire a disagio nessuno. Dopo quest’episodio abbiamo deciso di interpellare anche il dirigente scolastico regionale dott. Dutto, rilevando la necessità che la normativa inerente alla laicità della scuola pubblica fosse effettivamente applicata nei contesti scolastici “anche” della nostra provincia.

Un anno dopo (2005) siamo ritornati a vedere cosa bolliva in pentola per la festa di fine anno scolastico.

Nulla, niente festa,… forse perché non potevano includere il “momento spirituale”?

Anche quest’anno siamo tornati a vedere che fine ha fatto questa “benedetta” festa.

E abbiamo scoperto che… il gruppo alpini, in collaborazione con la Protezione Civile, quest’anno ha organizzato per venerdì 2 giugno 2006 (Festa della Repubblica) una manifestazione scegliendo come tema per la giornata ecologica “la protezione civile” invitando i ragazzi delle scuole del paese ed estendendo tale invito anche a tutti i genitori. Nel corso della giornata i ragazzi e le famiglie presenti hanno potuto assistere a dimostrazioni sull’utilizzo di radio, gruppi elettrogeni, mezzi contro gli incendi boschivi, ecc. Naturalmente al termine c’è stato un “momento spirituale” ed è stato offerto il pranzo ai ragazzi delle scuole che hanno partecipato.

La scelta di collocare la festa in un giorno in cui la scuola è chiusa ha permesso ai genitori e ai bambini di sentirsi più liberi nel scegliere se partecipare all’intera festa o solo alla prima parte o di non parteciparvi affatto.

Siamo soddisfatti che la scuola abbia accolto il nostro appello al rispetto della laicità nella scuola pubblica non permettendo feste con “momenti spirituali” all’interno della normale programmazione scolastica.

Così facendo la scuola, che costituzionalmente deve essere scuola di tutti e per tutti, senza vietare e senza costringere, ha saputo favorire una condizione di grande rispetto e di piena libertà per tutte le posizioni religiose e culturali espresse dalle famiglie degli alunni.

 

Antonella Pizzini

(da 'l Gazetin, settembre 2006)


 
 
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