Mio padre conosce questa corrente fortissima che non lo riportava mai a terra.
Ebbi la percezione del pericolo ma aspettai a riva, confidente di un’acqua che mi avrebbe riportato chi amavo.
Un libro “cuore” mai compiuto ma destinato all’animo dei ricordi.
Abbraccia ancora la roccia tutto quello che nasce da me.
Voglio aspettarti perché tu possa tornare dal mare.
Ti racconterò perché c’è quello scoglio che porta il nome di una donna che ha atteso invano il suo uomo.
La pelle è confusa nella roccia, ispessita dal dolore e abbattuta da una sofferenza che non paga.
Il sole incrocia la luna e muore quando, sullo scoglio, l’acqua si fa alta e finisce davanti a vele nere.
Patrizia Garofalo, testo e foto
(da Mare d’anime, Schifanoia 2003)