72 chili di mele del Trentino (rovesciate), 1.274.000 gradini (calpestati), 50 metri cubi d'acqua (rovesciati), 170.000 litri di sudore (versati) nelle repliche (dati, quindi, destinati a crescere).
Chi ha causato tutto ciò? Caos (remix): un trionfo scenico, di creatività e di energie artistiche, in cartellone sino al 10 giugno al Teatro "Leonardo da Vinci", Milano. Un cavallo di battaglia di Quelli di Grock, un'opera di culto, considerati i suoi quasi cinque lustri di vita e di successo.
Esplosivo come un candelotto di divertimento, Caos (remix) racchiude ed esprime le più varie e compiute modalità attoriali e autoriali: il mimo; la danza, anche nelle forme della contemporaneità; l'improvvisazione; l'interpretazione teatrale più classica o palpitante; la parola smontata, riverita, dissacrata e dissacrante; la contaminazione e la sperimentazione, il comico, l'euforico e il visionario mescolandosi con l'osservazione socio-antropologica.
Ludicità, impegno ed estetica. Scandito in numerosi quadri, ciascuno dei quali capace di riservare felici sorprese, il movimento vorticoso di Caos (remix) riesce a innescare, con la gioia panica che sa scatenare, riflessioni sui tic e le alienazioni (con risvolti comici), sugli automatismi e le coazioni della vita quotidiana e dintorni.
La scenografia è scarna, essenziale, ma estremamente efficace: giovano, perfetto pendant, i grandi e rettangolari quadri astratti che, strumenti di valore intrinseco abilmente maneggiati, con i loro colori spaccano, integrano e alimentano.
I giovani attori, che hanno rilevato lo storico spettacolo, si dimostrano degni eredi dei maestri originari.
A latere dello spettacolo e a suo completamento è stata allestita la mostra fotografica Caos 1988-2012. Nel foyer alto all'ingresso del teatro sono esposte le foto di scena di Roberto Rognoni, “storico” fotografo di Quelli di Grock. Gli scatti si riferiscono al periodo delle repliche milanesi di Caos (remix) degli anni Novanta (bianconero) e della stagione 2007 (colore). «Uno sfogo fisico che diventa, minuto dopo minuto, sempre più incontenibile e contagioso, fino a un inatteso, irresistibile e “torrenziale” finale».
Le foto, invece, visibili nel foyer basso, di fronte all'ingresso in sala, sono il frutto della collaborazione instauratasi con Clizia Gurrado e la fotografa Lalla Pozzo. Utile citare a tale riguardo il loro pensiero: «Caos (remix) è stata per noi l'occasione unica per trovarci all'improvviso travolte dal potente universo di Quelli di Grock, un mondo di straordinaria forza e dinamicità a cui ci è stato davvero impossibile resistere. Lo dimostrano le foto esposte che non a caso ritraggono i giovani attori oggi in scena in un momento di “elevazione”, di slancio verso l'alto, liberi e senza paura di staccarsi da terra e guardare al futuro. Salti che rappresentano e sottolineano la forza della tradizione, lo stacco di generazione tra i protagonisti di ieri e quelli di oggi, la gioia incontenibile di mantenere costante un impegno col pubblico e la voglia di conquistare ogni giorno una nuova platea. Perché dentro ognuno di noi esiste un fantastico caos di desideri, sogni, paure e aspettative che il teatro e la fotografia trasformano in volti di meraviglia e stupore».
Alberto Figliolia
Caos (remix). Produzione: Quelli di Grock. Regia: Valeria Cavalli (anche coreografia, con Susanna Baccari) e Claudio Intropido. Teatro Leonardo da Vinci, via Ampère 1, ang. piazza Leonardo da Vinci, Milano. Sino al 10 giugno. Date e orari: mar-sab ore 20:45; dom ore 16:00; lun riposo.
Info e prenotazioni: tel. 02 26681166, dal lunedì al sabato (15:30-19:30)
www.teatroleonardo.it – biglietteria@teatroleonardo.it