L'8 giugno 2012 a Genova dalle ore 20, presso i Giardini Emanuele Luzzati, il poeta e difensore dei diritti umani Roberto Malini terrà una lettura di poesie dedicata alla condizione del popolo Rom in Italia. Il “Festival Internazionale di Poesia di Genova” - la principale manifestazione italiana riservata alla poesia - ha invitato Malini in una data emblematica, che ricorda quell'8 giugno del 1938 quando il Ministero degli Interni italiano, con una circolare diramata a tutte le prefetture, stabiliva l'istituzione di campi di concentramento destinati a persone italiane o straniere ritenute asociali dalle autorità preposte alla tutela dell'ordine pubblico. Lo stesso giorno ebbero inizio le retate e le conseguenti deportazioni di famiglie Rom: di fatto, iniziò il Porrajmos (olocausto del popolo Rom) in Italia.
Roberto Malini è autore insieme al poeta americano Paul Polansky del libro di poesie Il silenzio dei violini (edizioni Il Foglio, Piombino 2012, prefazione di Ian Hancock), che recentemente ha ottenuto la Menzione Speciale al Festival Letterario di Camaiore 2012. L'opera raccoglie poesie incentrate su vicende reali che hanno colpito i Rom in Italia negli ultimi anni. «Sono orgoglioso di rappresentare con la mia poesia la gente Rom in una data così significativa», ha detto il poeta. «In questa lettura, che precede il reading che terrò in settembre a Bruxelles di fronte a una rappresentanza del Parlamento e del Consiglio dell'Unione europea, mi accompagnerà la magica fisarmonica di Novak Tudor, uno dei più talentuosi interpreti di uno strumento che è caratteristico della musica Rom. Leggerò poesie che parlano di veri eroi del nostro tempo: Alexandru e Mihai, anziani Rom sopravvissuti al Porrajmos per incontrare ancora discriminazione e persecuzione nell'Italia di oggi; Toma, il patriarca dei Rom di Pesaro - città di sgomberi e persecuzione - che oggi si trova in carcere senza aver commesso alcuna colpa ed è in attesa della risposta del presidente Napolitano alla domanda di grazia che gli abbiamo inoltrato; Irina, vittima di stupro da parte di razzisti; Danchu, che dipinge fiori nelle baracche e sotto i ponti, per lasciare una traccia del passaggio della sua famiglia; Virgil, bimbo che non è mai venuto al mondo, perché la giovane madre l'ha perduto durante un terribile sgombero, ancora a Pesaro».
«Il Festival Internazionale di Poesia di Genova» conclude Malini «è l'occasione ideale per questa lettura, perché il capoluogo ligure è una città che manifesta solidarietà verso i Rom e attenzione verso la loro cultura secolare: un caso raro nel nostro paese».
Roberto Malini, membro fondatore del gruppo internazionale di artisti per i Rom Khetanes, ama l'interazione fra arti diverse e ha già lavorato con alcuni dei più noti artisti Rom: da Vadim Kolpakov (musicista che collabora regolarmente con Madonna) a Santino Spinelli, da Jovica Jovic alla giovane pittrice Rebecca Covaciu.
Gruppo EveryOne
Nella foto di Steed Gamero:
Roberto Malini legge alcune 'Poesie dell'Olocausto' durante il Giorno della Memoria 2012 a Vercelli, nel Salone del Dugentesco