Domenico Vecchioni
Richard Sorge
La più grande spia del XX secolo
Greco&Greco, pagg. 170, € 12,00
Domenico Vecchioni torna al primo amore per la storia dello spionaggio dopo due interessanti incursioni latinoamericane dedicate a Evita Peron (Edizioni Anordest) e Raúl Castro (Greco&Greco). Vecchioni è un diplomatico di carriera, ex ambasciatore italiano a Cuba, console a Madrid e a Nizza, ma è anche un prolifico autore di biografie storiche (Raoul Wallemberg) e di studi sulla storia mondiale dello spionaggio (Storia degli 007 dall’antichità a oggi, Spie del fascismo…). In questo volume analizza la complessa personalità di Richard Sorge, la più grande spia del XX secolo, capace di creare nel 1933, a Tokyo, una rete di spionaggio al servizio dell’Unione Sovietica. Sorge è un collaboratore prezioso di Stalin, che viene a sapere la data in cui i tedeschi invaderanno la Russia, la rivela, ma come novella Cassandra non viene creduto. Non solo, è il primo a sapere che il Giappone non varcherà i confini dell’Unione Sovietica, nonostante sia schierato dalla parte di tedeschi e italiani. Per fortuna Stalin gli crede e riesce ad arginare l’avanzata tedesca spostando gran parte delle truppe dalla Siberia al fronte occidentale. Richard Sorge è il salvatore della patria, anche se il suo prezioso contributo verrà riconosciuto da Mosca soltanto vent’anni dopo.
Il libro di Vecchioni prende in esame la vita di Sorge, nato il 4 ottobre del 1895 in Arzebaigian, la formazione ideologica, la personalità, il suo lavoro in Cina e Giappone, i molti successi e i brucianti insuccessi, sino alla detenzione e all’impiccagione, dopo la scoperta della grandiosa rete di spionaggio. Domenico Vecchioni indaga il mito Sorge e i misteri legati alla sua persona, senza prendere posizione, da vero divulgatore storico, lasciando il lettore nel dubbio. Quella che abbiamo appena letto è la vita di un eroe o di un traditore?
Gordiano Lupi