“Distretto culturale evoluto: un’opportunità per la provincia di Macerata”, questo il tema dell’iniziativa organizzata dall’associazione di cultura politica Nuovo Riformismo in collaborazione con le università di Camerino e Macerata, che si terrà mercoledì 23 maggio alle ore 16:30 presso il Teatro comunale di Caldarola.
Avviare la progettazione e la sperimentazione d’interventi di sviluppo locale che abbiano la cultura come traino, capaci di coinvolgere soggetti pubblici e privati, imprese, centri di ricerca e innovazione come le università o le accademie.
L’obiettivo è delineare un nuovo modello di sviluppo, che abbia i caratteri del salto di qualità a cui ci costringe la crisi.
L’Europa guarda con sempre maggiore interesse alla promozione delle industrie culturali e creative in contesti produttivi tradizionali, che abbisognano d’innovazione, riconversione o attrazione di nuovi investimenti.
La Regione Marche, in linea con queste indicazioni, che hanno dato luogo in vari territori e città europee a veri e propri casi di nuovo sviluppo locale, intende promuovere l’idea del distretto culturale evoluto (Dce) come ambito regionale per progettualità intersettoriali a forte ancoraggio territoriale, dove la cultura costituisca fattore d’innovazione dei prodotti e la base d’appoggio per nuove esperienze imprenditoriali, con l’obiettivo di creare nuova ricchezza e occupazione qualificata.
Insomma, l’idea è quella d’innescare processi che coniughino economia e cultura e che indichino una prospettiva da seguire ai soggetti più propensi all’innovazione, da cui possano nascere nuove forme d’imprenditorialità e occasioni di lavoro per i giovani.
Da questo punto di vista, la provincia di Macerata con il suo radicato tessuto manifatturiero e la ricchezza di beni e attività culturali può rappresentare un terreno fertile per iniziative che vadano in questa direzione.
Interverranno: Daniele Salvi, consigliere provinciale Pd; Paola Mazzotti, dirigente della Regione Marche; Giuliano Bianchi, presidente della Cciaa e componente del Cda di Banca delle Marche; Romano Carancini, sindaco di Macerata; Flavio Corradini, rettore dell’Università di Camerino; Stefania Ghergo di Confindustria Macerata; Luigi Lacchè, rettore dell’Università di Macerata; Antonio Pettinari, presidente della Provincia; Fabio Renzi, segretario generale di Symbola. Chiuderà i lavori l’assessore regionale alla Cultura e al Bilancio della Regione Marche, Pietro Marcolini.
Renato Pasqualetti