Roma – Quando sale il prezzo del petrolio sale immediatamente il prezzo della benzina, quando scende non lo fa con la stessa rapidità. È un luogo comune, tutti ne erano convinti. Ora, lo studio di Nomisma smentisce questa convinzione: il prezzo segue l'andamento del mercato. Già, ma noi abbiamo l'Eni che estrae, trasporta, raffina e distribuisce benzina. Potrebbe incidere sul prezzo internazionale. Perché non lo fa? Vediamo.
* I consumatori hanno già risposto diminuendo i consumi. Nella logica della domanda e dell'offerta ad una diminuzione della prima dovrebbero diminuire i prezzi. Si tratta di incentivare un uso accorto delle fonti energetiche, in altre parole razionalizzare e risparmiare. In questo senso il Governo può intervenire.
* Stabilizzare il prezzo della benzina. Il mercato gradisce la stabilità e questa si può ottenere anche agendo sulle accise (tasse), sia in diminuzione che in aumento. Anche qui è compito del Governo.
* Rompere il mercato oligopolistico. La pratica dei prezzi concordati è proibita dalla legge ma in pratica i prezzi finali sono sostanzialmente uguali. L'intervento spetta la Governo, anche attraverso l'Eni...
* Aprire il mercato dei distributori ad altri soggetti, per esempio i centri commerciali. È compito del Governo e degli enti locali.
Insomma, cosa da fare ci sarebbero. Basta volerle fare.
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