Giovedì , 26 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Patrizia Garofalo. “Veniamo al fatto, signori miei”. Trame pirandelliane di Beatrice Stasi
16 Maggio 2012
 

Soddisfo, scrivendo, a un bisogno di sfogo, prepotente. Scarico la mia professionale impassibilità e mi vendico, anche; e con me vendico tanti, condannati come me a non essere altro, che una mano che gira una manovella” (522 – 523)

 

 

Beatrice Stasi

Veniamo al fatto, signori miei

Trame pirandelliane

Progedit, 2012, pagg. 128, € 15,00

 

#Svelamento dell’impostura#

 

Trame, orditi di vita, dell’operatore Gubbio che guarda distaccato il mondo. “E-va-po-rar-si in dilatazioni, diciamo così, liriche sopra le necessità brutali della vita”.

Ma “trame” al plurale sottende già da subito la consapevole o inconsapevole impostura all’interno della quale Beatrice Stasi crea una serie di affascinanti, convincenti ed intriganti ipotesi. L’attenzione all’operatore, a detta dello stesso, verso un mondo che non gli appartiene convince sempre meno e l’autrice ne coglie gesti, movimenti, parole spezzate, risposte troppo frettolose per essere vere, protagonista/scrittore, rappresentazione e realtà dei fatti si suggeriscono l’un l’altro, si rincorrono e soprattutto si riscrivono a nuove “investigazioni”. E non necessita il rimando a Borges per accogliere la sua 'congetturalità', la fusione di più realtà, di polisemie interne all’apparente dipanarsi di un racconto che ne nasconde cento altri. Fino a farsi silenzio, mutismo, ricomposizione di un sé che espia nella non comunicazione il non aver saputo “dar da mangiare alle macchine”.

La ricerca di Beatrice Stasi non ci presenta il consueto Pirandello anti-progressista ma lo proietta in una visione nuova in cui l’uomo, ogni uomo convive con il lupo, il male, l’oscurità, l’abisso, l’incubo, l’inconfessato e l’inconfessabile. La ricerca si proietta quindi suggerendo l’attesa di un altro linguaggio oltre la parola consueta troppo spesso prigioniera di insincerità.

Beatrice Stasi è autrice di interessanti studi e insegna Letteratura Italiana all’università del Salento. Questo testo scorre, rapido, profondo, con inquadratura cinematografica della parola e della sua sequenzialità ed è molto importante sottolineare come i suoi scritti vengano spesso a connotarsi nel più profondo senso di una rilettura originale che vive di luce propria senza accademismi.

 

Patrizia Garofalo


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 1 commento ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 71.0%
NO
 29.0%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy