È pubblicata sul sito del Gruppo Radicale - federalista europeo la lista delle società subappaltatrici relativamente all'appalto per «la realizzazione degli interventi inerenti alla rimozione delle interferenze presenti nel sito espositivo Expo Milano 2015», vinto da CMC di Ravenna, insieme alle fotografie dei cartelli dei cantieri che i militanti radicali hanno scattato sabato sul sito Expo: foto 1 (ripresa anche qui, ndr), foto2, foto 3,...
Avevamo ricevuto il documento grazie a un accesso agli atti presentato nelle scorse settimane. Nella lettera di accompagnamento, l'Amministratore delegato di Expo 2015 Spa, Giuseppe Sala, scriveva:
«in riferimento ed in ottemperanza alla sua istanza di accesso agli atti (...), si allega quanto richiesto.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 43, comma 2 del d.lgs. n. 267/2000, il consigliere comunale che abbia avuto accesso agli atti amministrativi è tenuto al segreto di ufficio nei casi determinati dalla legge.
Si ricorda, altresì, che ai sensi dell’art. 15, comma 4 del Regolamento di Organizzazione e funzionamento del Consiglio Comunale del Comune di Milano, l’uso degli atti stessi è limitato all'esercizio dei diritti connessi alla carica ricoperta dall’istante».
Come Radicali, abbiamo deciso di pubblicare l'elenco sia perché riteniamo si tratti di informazioni non sottoposte a segreto d'ufficio (come l'esistenza degli stessi cartelli dimostra, almeno per parte delle ditte), sia perché proponiamo alla società Expo ma anche al Comune di Milano di rendere pubblici sul sito del Comune d'ora in poi tutti i nomi delle società subappaltatrici per tutti gli appalti, non soltanto per Expo. La trasparenza assoluta è infatti la prima misura da adottare per combattere le infiltrazioni mafiose negli appalti.
Marco Cappato
Consigliere al Comune di Milano
Fonte: Radicali.it