Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Emanuele Trevi. Qualcosa di scritto
04 Maggio 2012
 

Emanuele Trevi

Qualcosa di scritto

Ponte alle Grazie, pagg. 256, € 16,80

 

Qualcosa di scritto è tra gli undici finalisti al Premio Strega per opere di narrativa, il suo editore lo classifica come romanzo, anche se Emanuele Trevi, quasi per giustificarsi, inserisce in apertura la citazione da una lettera che Pasolini scrisse a Moravia parlando di Petrolio: «È un romanzo ma non è scritto come i romanzi veri: la sua lingua è quella che si adopera per la saggistica, per certi articoli giornalistici, per le recensioni, per le lettere private o anche per la poesia». Qualcosa di scritto non è un romanzo ma resta un grande libro, un piccolo capolavoro che ogni cultore di Pasolini non può fare a meno di leggere per capire a fondo la personalità e le idee del nostro più grande intellettuale del Novecento. Trevi racconta un Pasolini che ha studiato con passione attraverso la sua opera, ma narra anche l’amore viscerale di Laura Betti per un poeta visionario, la passione con cui questa attrice di talento ha cercato per tutta la vita di non far dimenticare un grande scrittore. Qualcosa di scritto è un’opera di saggistica su Pasolini, soprattutto sul romanzo postumo Petrolio, scritta come un romanzo, intervallata da momenti autobiografici di grande interesse universale. Per fare un paragone irriverente niente a che vedere con La casa sotto i portici di Carlo Verdone, scritto da un dilettante, infarcito di luoghi comuni e di pettegolezzi inutili. Qualcosa di scritto è letteratura allo stato puro, opera di un autore che dai venti ai trent’anni si è preoccupato soltanto di imparare a scrivere bene - per usare le sue parole - e ci è riuscito alla perfezione. Il libro ti fa venire voglia di andare a cercare Petrolio - il solo libro di Pasolini che non ho letto -, definito da Trevi «un grosso frammento, quello che resta di un’opera folle e visionaria, fuori dai codici, rivelatrice… una bestia selvaggia… una provocazione, una confessione, un’esplorazione, un testamento… tutto macchiato di sangue». Petrolio è un romanzo che proviene da un’altra epoca, da un’altra dimensione, incomprensibile in una stagione letteraria dominata dalla bella storia, confezionata da un editor, resa omogenea e uniforme, a misura di lettore. Pasolini non avrebbe capito, perché non è mai esistito un intellettuale più anarchico di lui, più refrattario all’uniformità, al gusto unico nazionale, alla società berlusconizzata da consumi, pubblicità e televisione. Pasolini era una forza del passato che odiava la mediocrità, un autore da continuare a leggere perché specchio dei tempi e rivelatore di quel che siamo diventati. La sua lotta contro l’omologazione culturale, combattuta con le armi del cinema, della narrativa e della poesia, continua a far da monito anche in un mondo popolato dai nuovi barbari di una realtà postatomica. «Adesso non è più la borghesia a fare da modello alla plebe, ma è questa che, assorbito tutto quello che c’era da assorbire, si afferma come oggetto di imitazione, è il modello di tutti i borghesi, si accampa nei quartieri alti come accadeva nella visione apocalittica di Zola», scrive Trevi. Come non condividere? Pasolini comprende a cinquant’anni compiuti di aver perso per sempre la gioia erotica, perché il mondo è ridotto a merce, per lui è uno scenario insostenibile, un inferno che si impadronisce della vita. Trevi ci induce a leggere Petrolio e a vedere un film estremo ma illuminante come Salò alla luce di questa considerazione: Pasolini adotta il punto di vista di un morto, si proietta ai confini della sua stessa vita. Trevi racconta la trama di Petrolio, insiste sulla poetica del doppio, sulla vita di Carlo che si scinde in due esistenze diverse, una da uomo e l’altra da donna, ci fa apprezzare i capitoli più violenti sotto una luce nuova, come la catarsi di un uomo che ha perso la voglia di vivere. Secondo Trevi, Pasolini era convinto che nella nostra società si stesse perpetrando un genocidio: «i compiti che i nazisti affidavano ai campi di concentramento, adesso venivano svolti dai supermercati». Non c’è solo la figura di Pasolini in questo splendido lavoro di Trevi che ho riempito di sottolineature con la matita nera, viene fuori anche una genuina Laura Betti, la Pazza cinica e rabbiosa, la doppiatrice del demonio ne L’Esorcista. In un ricordo dell’autore afferma: «La verità è che s’invecchia sempre male, e se qualcuno vi dice il contrario mente, ma io a mentire non ce la faccio, non ho la vergogna di ammetterlo, possono avere un’aria più o meno decorosa, ma all’interno le persone della mia età sono tutte come me, i nonni felici sono solo alla tv». E ancora: «Per farcela davvero ci vuole la rabbia. Pier Paolo l’aveva capito. La rabbia è un dono raro, bisogna coltivarlo…»

Un libro troppo bello per vincere lo Strega, dove di solito trionfa la mediocrità, così poco pasoliniana. Un libro troppo utile per essere capito da un pubblico anestetizzato da anni di Fabio Volo, Moccia, cantanti, registi e calciatori scrittori. Un libro scritto da un narratore sopraffino, da un nostalgico del Novecento incapace di amare la letteratura e il cinema del niente. Per dirla con il suo autore: «una macchia calda di sperma spruzzata sulla faccia del mondo».

 

Gordiano Lupi


Articoli correlati

  Gordiano Lupi. Piperno vince lo Strega… ed è subito notte!
  Maria Lanciotti. Cent’anni di Pasolini, “Una vita violenta”
  Gianfranco Cercone. “Shéhérazade” di Jean-Bernard Marlin
  Pasolini su Israele e il mondo arabo
  RICORDANDO PASOLINI
  La poesia degli Eretici. In Brianza per PoesiaPresente2008
  Gianfranco Cercone. “Pasolini” di Abel Ferrara: troppo esatto per essere vero
  Franco Morelli e le sue “genti”
  Pier Paolo Pasolini (Mediane Libri)
  Luigi Zuzzi. Storia di Ciampino (Roma) ‒ 5. E poi… i palazzoni sulle macerie dei villini
  Gianfranco Cercone. “La macchinazione” di David Grieco: Pasolini inghiottito in un incubo
  “Pier Paolo Pasolini, il cinema, l’amore e Roma” di Gordiano Lupi e Patrizio Avella
  Walter Lazzarin. Pillole per prendere premi prestigiosi
  “PREMIO MONDELLO” 2006
  Iniziative/ La meglio gioventù di Pier Paolo Pasolini e Racconti ambigui di Enzo Siciliano
  Sergio Anelli. L’assassinio lento di Pasolini
  Gordiano Lupi. Quattro consigli di lettura
  “Orgia” di Pier Paolo Pasolini
  Cosimo Cinieri in “Pier Paolo, Poeta delle ceneri”
  Maria Paola Forlani. Pasolini 100 anni
  Gianfranco Cercone. “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini
  Gabriella Sica: L’artista e la croce. Caravaggio e Pasolini
  Gordiano Lupi. Nasce inCONTROPIEDE, editore sportivo
  Maria Lanciotti. “La Pantera siamo noi” trent’anni dopo 2
  Roberto Malini. Omofobia di Eugenio Montale
  Salò o le 120 giornate di Sodoma, il Pasolini più discusso al Cinema Eden
  Gordiano Lupi. I libri di cinema editi da Mediane
  Gianfranco Cercone. “Uccellacci e uccellini” di Pier Paolo Pasolini
  Pier Paolo Pasolini. Il sogno di una cosa
  Maria Paola Forlani. Il cinema cristologico
  Maria Lanciotti. Bignamino di una cronaca non ancora storicizzata – 4
  Gianfranco Cercone. “Foxtrot – La danza del destino” di Samuel Maoz
  Anna Lanzetta. Omaggio a Matera 3
  Alberto Figliolia. Più dei santi, meno dei morti
  Antonella Pierangeli. L’eresia e la visione: Pasolini l’impuro in un Paese orribilmente sporco
  Pier Paolo Pasolini: Il padre selvaggio. Ri-lettura di Maria Lanciotti
  Gianfranco Cercone. “Porno-teo-kolossal”: l’Epifania secondo Pasolini
  Pier Paolo Pasolini, «La sua morte è un drammatico, disperato rapporto con la madre»
  Giuseppina Rando. Una nota su Educazione e Scuola
  Istituzioni/ Intervista ad Alessandra Borsetti Venier
  Gordiano Lupi. “Tutti al mare” (2011) di Matteo Cerami
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy