Tutti ricordano la Strage di Castelvolturno. O forse no. Del resto viviamo in un Paese, e non lo diciamo per disfattismo, di assai scarsa memoria. Essa avvenne – meglio dire perpetrata – nell'omonima località: vi lasciarono la vita, brutalmente assassinati, sei immigrati africani. Vittime della criminalità camorristica. Era il 18 settembre 2008 quando un commando di delinquenti fece irruzione, sparando all'impazzata, nella sartoria Ob Ob exotic fashions lasciando a terra quegli innocenti: Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams, El Hadji Ababa, Samuel Kwako e Jeemes Alex.
Là-Bas. Educazione criminale, per la regia di Guido Lombardi, si chiude con il racconto cinematografico di questa tragica vicenda ed è dedicato a questi nomi e anime venute da lontano in cerca di una nuova vita e che invece hanno trovato un'orribile ingiustificata morte.
Tutto il film si sviluppa narrando la discesa agli inferi, per impossibilità o anche per debolezza, di Yssouf, giunto in Italia per perseguire il suo sogno e presto finito a vendere fazzolettini ai semafori. Ma gli andrà anche peggio: essere carpito e “cooptato” dal malaffare dello zio Moses, che traffica droga.
I soldi per il giovane divengono facili, ma la coscienza è corrotta. Eppure intimamente Yssouf si ribella. Lui infine si salverà, con un rigurgito etico, dal degrado definitivo, dalla galera o dalla morte per regolamento di conti. Forse potrà proseguire a coltivare i suoi sogni artistici (ama disegnare e fare statuette). Non così per quei sei sventurati.
Muovendosi fra realtà e ricostruzione di fantasia Là-Bas. Educazione criminale è un film che non cerca soluzioni di comodo: nessun lieto fine né moralismo. I fatti sono inconfutabili e dolorosi, con la violenza a dominare i paesaggi esistenziali, per quanto la speranza di una vita diversa, pura e onesta, non venga meno.
Un'opera coraggiosa e di pregevole valore formale che purtroppo non ha incontrato il favore del mercato, nonostante le positive reazioni suscitate nella critica alla sua uscita. Quindi precocemente scomparsa dalle sale. Viene tuttavia ora rilanciata dalla Fondazione Cineteca Italiana presso lo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2, Milano). Il film sarà difatti proiettato nella Sala “Alda Merini” sino al 29 aprile.
Fa ben riflettere che Là-Bas. Educazione criminale, lavoro premiato con il Leone del Futuro-Premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis” durante la ventiseiesima Settimana Internazionale della Critica del Festival del Cinema di Venezia e presentato come titolo inaugurale dell'edizione 2012 del Festival “Il cinema italiano visto da Milano”, non abbia riscosso l'attenzione che meritava.
Va segnalata la scelta, coraggiosa (nonché scommessa esteticamente riuscita), di fare parlare ciascuno dei personaggi nella propria lingua (francese, inglese e dialetto campano). Eccellente la prova degli attori non professionisti: il risultato è stato un alto tasso di verismo, con un'ampia credibilità emotiva.
Il regista Guido Lombardi è un 37enne di autentico talento. Di lui sentiremo ancora parlare.
Alle proiezioni di Là-Bas. Educazione criminale si abbina, dulcis in fundo, la visione del cortometraggio animato Dell'ammazzare il maiale di Simone Massi, vincitore del David di Donatello 2012 come migliore opera del genere. Un lavoro di soli 6', ma tutti delicati e struggenti, oltre alla superba realizzazione tecnica.
Alberto Figliolia
Calendario delle proiezioni:
26 aprile ore 21:15
27 aprile ore 17:00
28 aprile ore 19:15
29 aprile ore 21:15
Modalità d'ingresso: cinetessera annuale € 3,00, valida anche per le proiezioni all’Area Metropolis 2.0 di Paderno Dugnano. Biglietto d’ingresso: € 5,50. Spettacoli delle h 15 di sabato e domenica e delle h 17 dal mercoledì al venerdì € 3,50.
I tesserini delle Università sono validi come Cinetessera 2012.
I biglietti possono essere acquistati in prevendita alla cassa di Spazio Oberdan da una settimana prima dell’evento nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.