Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Israele nella Ue contro la guerra senza confini
29 Agosto 2006
 
Il Primo “Grande Satyagraha Mondiale per la Pace”, la cui convocazione è in corso, ha l'obiettivo di costruire rapidamente una alternativa politica al possibile, per noi probabile, scoppio di una guerra senza confini (geografici e per armi usate) a partire dal sisma mediorientale; entro i prossimi mesi, se non settimane.
Questo tentativo radicale ha il suo diretto precedente: l'iniziativa «Iraq Libero» come alternativa alla guerra, che ottenne straordinarie adesioni anche istituzionali italiane (sostegno della maggioranza assoluta dei parlamentari nazionali ed europei) e nell'UE; con gruppi di sostegno (via Internet, pubblici) da oltre 130 Paesi dell'ONU. Oggi e pienamente ragionevole e lecito ritenere che la decisione di avviare l'iniziativa bellica contro Saddam fu accelerata, o non ritardata, proprio perché Saddam era in procinto di accettare l'esilio - per sé e i suoi principali collaboratori - con conseguente gestione Onu di un piano di transizione al regime democratico e con la gestione provvisoria e iniziale da parte di statisti e personalità come Michel Rocard e Amartya Sen. Si preferì acquistare li «tradimento» dei tre principali generali iraniani, sciagurata scelta, come troppi fatti, oggi, consentono di sospettare.
Con l'iniziativa attuale si tenta di prevenire e/o controllare gli effetti dell'annunciato sisma bellico mediorientale, propagandato ufficialmente a livello di Stati come l'Iran, e dalla componente più “prestigiosa” e potente del complesso Sistema terroristico che sta dilagando e rafforzandosi nel mondo. Per l’Iran, per gli Hezbollah, per Bin Laden, la guerra è gia ufficialmente in corso con l'obiettivo propagandato di colpire, se possibile, a morte ed eliminare dal Medio Oriente, lo Stato e il popolo di Israele. Ma questa guerra e per loro in realtà l'occasione, lo strumento per realizzare il rivoluzionamento distruttivo dell'ordine (o disordine che sia) internazionale esistente, quale affermatosi dalla fine degli anni '80 nel mondo. L'esistenza isolata dello Stato nazionale di Israele, la sua sovranità sullo 0,2 per cento del territorio del Medio Oriente, favorisce una strategia volta a realizzare un potere totalitario-islamista, almeno e per cominciare su quello spazio. L'obiettivo è quello di distruggere ogni rapporto con il mondo moderno che non sia quello di dominare o sottomettere anche ogni regime «moderato», accusato di debolezza corruttrice, sospettato di virtuali tolleranze ed evoluzioni laiche e democratiche delle loro società. Apice di una storia antimoderna o suo colpo di coda?
Nel contesto del Grande Satyagraha, l'obiettivo di Israele nella UE, della sua conversione diventa, quindi, fortemente strumentale per la politica di pace come alternativa all'imminente per noi probabile guerra. Alla sovranità limitata di già propria agli altri 25 Stati membri dell’UE, sicché, questo obiettivo, da trent'anni proprio del Partito Radicale Transnazionale, potrebbe costituire anche proprio di forze politiche tradizionalmente ostili, tanto quanto noi siamo stati e siamo favorevoli, ad Israele. Infatti anche costoro potranno meglio considerare che le condizioni per far parte dell'Unione Europea sono quelle tassativamente oltre che democratiche d'ispirazione e metodologia pacifiche. Israele, parte di un'Unione europea di oltre mezzo miliardo di persone, potrebbe essere indubbiamente più disponibile e interessata sia a rinunce territoriali sia a rapporti politici istituzionali ed economici radicalmente nuovi con libanesi democratici, con uno Stato democratico palestinese, con l'intero Medio Oriente.
Sin d'ora il Satyagraha per la Pace propone una riflessione all'UE, istituzione parlamentare inclusa: se entro cento giorni Bruxelles e Israele decidessero di iniziare un negoziato volto all'ingresso nella UE di Israele, con procedura straordinaria quanto a tempi di un suo successo o di un suo fallimento, un masso sarebbe lanciato in uno stagno mefitico e dalle esalazioni letali, erede, anziché superamento definitivo, del mondo e dell'Europa degli anni della Shoah. Le motivazioni, gli obiettivi per scatenare la guerra mediorientale diverrebbero manifestamente indeboliti, più che dubbia la sua convenienza ed il suo esito. E faciliterebbe il naturale e auspicato divorzio fra quanti si oppongono alla politica di Israele ma sono disponibili a difenderne il diritto all'esistenza e la dignità, e quanti – invece – perseguono con strategie terroristiche l'obiettivo di instaurare ovunque regimi totalitari islamici in luogo di regimi anche «moderati» che siano suscettibili di richiamarsi al valori fondanti della civiltà moderna, iscritti nelle Carte e Dichiarazioni costitutive dell'ONU e della comunità internazionale.
 
Marco Pannella
(da Notizie radicali, 28/08/2006)
Þ      Hanno aderito

Articoli correlati

  L'europeista Renzi si faccia federalista e quindi alfiere di Israele nell'Unione europea!
  Coraggio israeliano
  Maurizio Morabito. Con Israele, con l’Iran
  «Israele nell'UE». Autocensura presidenziale postuma, oppure un’allucinazione?
  Valter Vecellio. Israele. Lettera aperta a Furio Colombo: è vero, i veri colpevoli siamo noi
  Delegazione del Partito radicale in Israele. Dal 7 al 12 novembre
  Valter Vecellio. Qualche considerazione sul Comitato dei Radicali appena concluso
  Israele e Palestina nell'Ue. Parola ai giovani di Fatah
  Francesco Pullia. Un progetto federalista per sconfiggere la spirale della violenza
  Enrico Peyretti. Sulla qualità dei due diritti
  Pannella – Mecacci. Rapporto sulla missione in Cambogia
  Cappato e Perduca. Ma quale pace senza politica?
  Israele contro Iran. Conflitto ineluttabile? E, a quanto pare, si resta a guardare
  Emma Bonino. Perché Israele deve entrare nell'UE
  Valter Vecellio. A Padova, le sfide, gli impegni
  Valter Vecellio. Israele, Iran, la possibile Terza Guerra Mondiale
  Valter Vecellio. Le possibili alternative ai sempre più insistenti venti di guerra
  Questa sera a Bergamo. Presentazione del 13° numero di “Diritto e Libertà”, con Bruno Mellano
  Valter Vecellio. Punti e spunti per un dibattito. Israele nell’Unione europea
  Pensioni, primarie PD e Hamas. Così Emma Bonino all’appuntamento settimanale con Radio Radicale
  «Moratoria, laicità-temi etici, giustizia, costo della politica, Turchia Israele e Marocco nell’UE»
  Valter Vecellio. Gli attentati del PKK, i venti di guerra
  Alessandro Tessari. Ho ben compreso la proposta di Pannella? Allora mi toccherà reiscrivermi al PR...
  V. Vecellio. Guido Ceronetti, l’impostura di due Stati, Israele e Palestina, l’allarme di Colombo, il possibile unico antidoto
  Matteo Mecacci. Europa brancaleone ad Annapolis per la “Pace in Medio Oriente”
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy